Stefano Tacconi, storico portiere della Juventus e della Nazionale Italiana, ha vissuto una carriera leggendaria, vincendo tutte le principali coppe europee per club. Tuttavia, nel 2022 la sua vita ha subito una drammatica svolta a causa di un aneurisma cerebrale, che lo ha costretto a un lungo percorso di riabilitazione. Oggi, l’ex campione vive in una casa popolare a Milano, assegnatagli dall’Aler (Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale).
Dall’infortunio alla riabilitazione: la battaglia di Tacconi
Per anni Tacconi è stato un’icona del calcio italiano. Nel 2022, però, un aneurisma cerebrale lo ha colpito duramente, mettendo a rischio la sua vita. L’ex portiere ha affrontato un lungo periodo di riabilitazione, mostrando la determinazione e la forza d’animo che lo hanno sempre contraddistinto.
Dopo mesi difficili e cure intensive, ha finalmente lasciato la sedia a rotelle, un traguardo che ha segnato un’importante tappa del suo recupero. In questa fase delicata, ha scritto il suo libro “L’arte di parare. Trovare il coraggio per fronteggiare i tiri della vita”, edito da Rizzoli, in cui racconta la sua esperienza e il percorso di rinascita.
Una nuova casa grazie all’Aler
Parallelamente alla sua riabilitazione, la famiglia Tacconi ha ottenuto l’assegnazione di una casa popolare dall’Aler, l’ente lombardo per l’edilizia residenziale. Inizialmente, l’abitazione era stata assegnata in un comune dell’hinterland milanese, ma successivamente è stata sostituita con un alloggio situato nella periferia sud di Milano.
Questa assegnazione ha sollevato qualche perplessità, poiché i tempi di attesa per ottenere una nuova casa Aler possono essere molto lunghi. Di norma, per richiedere un cambio di alloggio si devono attendere almeno 12 mesi dalla prima assegnazione, salvo casi di emergenza documentati, come quello dell’ex portiere.