Chi non si è fermato, almeno una volta, al cospetto del Palazzo dei Principi di Carignano? Nel centro della città di Torino, puro barocco piemontese e uno dei più importanti edifici della città.

Molti sapranno anche il valore politico del luogo: è la storica sede del Parlamento Subalpino (dal 1848 al 1861) e primo Parlamento del Regno d’Italia (dal 1861 al 1864).

Attualmente è visitatissimo, in quanto sede del Museo nazionale del Risorgimento italiano.

Il Palazzo Carignano

L’edificio è stato progettato da Guarino Guarini nel 1679 e completato nel 1685. All’interno nacquero due Re: Carlo Alberto nel 1798 e Vittorio Emanuele II nel 1820.

Nel 1831 è stato ceduto al Demanio, ospitò il Consiglio di Stato e nel 1848 alazzo Carignano divenne la sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino.

Cosa c’entrano gli indiani?

Molti non ci hanno mai fatto caso, ma guardando le finestre del palazzo si possono intravedere degli indiani. Alzando il viso sulle finestre del cosidetto “piano nobile” si può notare che lo stile barocco genera un indiano stilizzato. Precisamente il riferimento è agli Indiani Irochesi.
Questo aspetto del palazzo infatti è voluto? Si, è stato ideato in ricordo della vittoria, riportata da un reggimento dei Carignano, a fianco dei Francesi. Precisamente nel 1667, contro gli Indiani Irochesi, durante la colonizzazione del Canada.

Non solo una celebrazione di una “vittoria” però: lo stile degli indiani colpì non poco i soldati piemontesi, al rientro in patria diffusero disegni e ritratti degli indiani. Con grande elogio, seppur da avversari, del loro coraggio.

Questa novità si diffuse presto, fino al Guarini che, nel progetto, inserì proprio quei disegni portati dal “lontano Canada”.

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