L’1,5% delle escort italiane che si promuovono online accetta già pagamenti elettronici. Lo confermano le recensioni su Escort Advisor, primo sito di recensioni di escort in Europa. Molte professioniste vedono con favore la nuova specifica dei codici Ateco 96.99.92, entrata in vigore il 1 aprile 2025.
In Italia, infatti, fare l’escort è legale ma non regolamentato come altre attività. Ecco perché un passo verso la fiscalità ordinata viene accolto positivamente da parte della categoria.
Le escort: “Paghiamo le tasse da anni”
Mel, vincitrice della classifica Top Escort 2024 di Escort Advisor, racconta:
“Io pago già le tasse. Ho sempre utilizzato un codice generico per i servizi alla persona. Ora vedrò con il mio commercialista come rientrare nel nuovo codice specifico. È un modo per vivere più tranquille e per poter fare investimenti, finanziamenti, mutui”.
Mel sottolinea anche quanto il codice possa essere un primo passo verso una tutela legale dei diritti per chi fa questo mestiere.
Cosa cambia davvero con il codice 96.99.92
Prima si usava il codice 96.09.03, ora il nuovo codice introduce:
- Il riferimento esplicito alla fornitura di servizi sessuali.
- L’uso della parola escort (prima c’era solo “accompagnatrice”).
- L’inserimento del termine accompagnatore maschile.
Cesare Beolchi, commercialista di Milano, spiega: “L’attività individuale di escort c’era già. La novità vera è la parte dedicata all’organizzazione di eventi o locali di prostituzione, che al momento resta contraria alla legge italiana.”
Pagare le tasse significa avere diritti
Aprire una partita IVA con codice 96.99.92 comporta l’obbligo di:
- Tenere la contabilità
- Presentare la dichiarazione dei redditi
- Versare imposte e contributi INPS
Ma consente anche di:
- Versare soldi in banca legalmente
- Chiedere prestiti e mutui
- Dimostrare il proprio reddito per affitti o acquisti
- Versare contributi per avere una pensione futura
Linda De Martini, escort attiva da anni, conferma: “Il contante non vale più come prima. Per comprare un’auto o affittare casa serve una garanzia. Il codice Ateco è un diritto, non solo un dovere.”
Il problema dello stigma e delle lavoratrici irregolari
Non tutte sono entusiaste. Alessia Italiana teme che la nuova regolamentazione colpisca solo chi è già in regola, mentre chi lavora in nero resterà nell’ombra.
Anche Luna Squirty solleva dubbi: “È un passo avanti, ma resta il problema di chi lavora senza permesso di soggiorno. Inoltre, chi porta soldi in banca subisce ancora troppi pregiudizi.”
Il riconoscimento fiscale basta? Il parere degli esperti
Cesare Beolchi sottolinea: “Il codice potrebbe essere un deterrente. Chi fa questo lavoro spesso teme che figurare ufficialmente come escort sulla visura fiscale possa penalizzare in banca o nel trovare casa.”
Mike Morra, fondatore di Escort Advisor, aggiunge:
“L’Agenzia delle Entrate si muove prima del Parlamento. È ora di riconoscere le escort come professioniste a tutti gli effetti e non solo quando c’è da pagare le tasse.”
Morra conclude: “Lo Stato batte cassa. Ma quando darà anche diritti veri e un quadro normativo moderno? Rischiamo di restare fermi alla Legge Merlin.”