Sabato 7 giugno 2025, il Courmayeur Sports Center si prepara ad accogliere una serata destinata a lasciare il segno nella kickboxing internazionale. Oktagon Valle d’Aosta, tra gli eventi più prestigiosi e longevi nel panorama mondiale degli sport da combattimento, metterà in palio il titolo ISKA dei pesi supermassimi, categoria oltre i 100 kg.

Protagonisti due nomi che il pubblico italiano e internazionale conosce bene: Mattia Faraoni, 33 anni, campione del mondo ISKA -95 kg, e Claudiu “The Grizzly” Istrate, 29enne di origini rumene e volto noto nel circuito giapponese K-1 WGP.

Un mondiale dal sapore nipponico

Il Giappone, patria storica dei tornei di kickboxing più spettacolari e duri, fa da sfondo ideale a questa sfida. Non a caso Faraoni ha costruito la sua carriera sognando una consacrazione a Tokyo, culla del leggendario K-1 World Grand Prix, nato nel 1993 e da allora mito per ogni fighter che ambisca alla gloria internazionale.

Dalla vittoria sul giapponese K-Jee a quella su Bogdan Stoica, passando per il titolo mondiale ISKA, tutto nel percorso di Faraoni profuma di K-1. Questa sfida contro Istrate rappresenta per lui molto più di una cintura: è il biglietto per il Giappone, l’ultimo step verso quel torneo che da anni rincorre.

Istrate, il “Grizzly” che ha già morso i grandi

Dall’altra parte del ring ci sarà Claudiu Istrate, atleta noto per la potenza dei suoi colpi e la capacità di chiudere i match prima del suono dell’ultima campana. Ha già sconfitto nomi importanti del K-1 WGP come Mahmoud Sattari e Sina Kariminian, guadagnandosi il rispetto nel circuito asiatico.

Arrivato secondo al K-1 di Tokyo nel 2023, Istrate non è un semplice sfidante, ma un nome che il pubblico giapponese ha imparato a temere. Vive e si allena in Italia, il che aggiunge a questo incontro un sapore tutto speciale, una sorta di derby internazionale con cuore italiano.

Una sfida che fa la storia

Per la prima volta in Italia si assegnerà il titolo mondiale ISKA dei supermassimi. Il catchweight fissato a -108 kg rende il confronto ancora più interessante, con due atleti abituati a combattere su categorie diverse ma ora pronti a sfidarsi faccia a faccia.

A rendere la serata ancora più esplosiva sarà la presenza di altri match mondiali, tra cui quello molto atteso tra Martine Michieletto e Sarah Moussaddak, una sfida già da tutto esaurito che promette spettacolo puro.

Oktagon, palcoscenico della kickboxing mondiale

Oktagon non è solo un evento: è un’istituzione. Nato negli anni ’90, ha contribuito a far conoscere la kickboxing al grande pubblico italiano, portando sul ring leggende e giovani promesse. In questa edizione Carlo Di Blasi, storico patron di Oktagon e presidente di Fight1, promette una card stellare con almeno quattro mondiali ISKA.

Il valore simbolico di questa sfida

A sottolineare il peso dell’evento sono le parole dei protagonisti.
Faraoni vede in Istrate l’avversario perfetto per completare il suo percorso verso il K-1: “È forte, aggressivo e di livello internazionale. Un match vero, di quelli che accendono i riflettori”.
Istrate, da parte sua, ribadisce la sua filosofia di pochi proclami e molti fatti: “Sono sempre stato umile. È il momento di dimostrare chi è il vero campione”.

Curiosità: il K-1 World Grand Prix

Il K-1 WGP, nato nel 1993 in Giappone, è considerato il torneo più prestigioso nella storia della kickboxing. I combattimenti, con regole che favoriscono spettacolarità e knock-out, hanno segnato le carriere di campioni leggendari come Ernesto Hoost, Peter Aerts e Semmy Schilt. La tradizione vuole che il vincitore del torneo riceva una corona cerimoniale in perfetto stile nipponico.

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