L’ 11 Novembre 2007 ci fu l’omicidio di Gabriele Sandri, uno degli episodi più neri del calcio.
Soprannominato Gabbo, è nato a Roma il 23 settembre 1981, era un noto disc jockey della capitale, tifoso della Lazio e proprietario di un negozio di abbigliamento in zona Balduina.

La mattina dell’11 novembre 2007 Sandri e altri quattro amici si trovavano sull’A1, diretti a Milano per assistere all’incontro di calcio tra Inter e Lazio previsto alle 15:00 allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro.

I cinque, a bordo di una Renault Mégane, si fermarono all’area di servizio “Badia al Pino” all’altezza di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) per attendere l’arrivo di altri amici, provenienti sempre da Roma su una Renault Clio. Attorno alle 9:00 i tifosi laziali entrarono in contatto con alcuni sostenitori della Juventus e tra i due gruppi scoppiò una rissa.

I tafferugli attirarono l’attenzione di una pattuglia della Polizia Stradale che si trovava sul lato opposto della carreggiata. E che, azionata la sirena, si portò a bordo strada. Mentre il gruppo di amici di Sandri risaliva in auto e si accingeva a ripartire, l’agente Luigi Spaccarotella scese dall’auto di servizio. Prese la mira e da una distanza di circa 50 metri esplose due colpi di pistola.

Il secondo proiettile oltrepassò la rete divisoria fra le carreggiate e raggiunse la Mégane. Che nel frattempo si era messa in movimento. Il proiettile centrò al collo Sandri che dormiva al centro del sedile posteriore. I compagni di viaggio si resero immediatamente conto delle gravi condizioni di Gabriele e si fermarono perciò nell’area di servizio successiva, 30 km più avanti. Per allertare sia le forze dell’ordine che il soccorso sanitario. Ma l’ambulanza giunse sul posto quando ormai il ragazzo era già deceduto.

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