Adescava i bimbi sul web, tramite app come Fortnite, TikTok e altri, e li convinceva a produrre immagini a contenuto pedopornografico. E’ quanto ha scoperto la polizia nel Torinese.
L’indagine, cominciata lo scorso luglio, è stata svolta dagli investigatori del commissariato di Rivoli (Torino). In collaborazione con i colleghi delle polizie postali del Piemonte e del Veneto.
Materiale pedopornografico, usate app per giovani come Fortnite e TikTok per adescare i bimbi
A partire dalla scorsa primavera, durante il primo lockdown, il giovane ha utilizzato la piattaforma dei popolare videogioco Fortnite. Poi la comunicazione si è spostata su TikTok, Instagram e Whatsapp.
E’ stata la mamma di uno dei bambini (che hanno poco più di dieci anni) a presentare la denuncia. Poi sono partiti gli accertamenti.
La Pedofilia purtroppo si muove nel web, per fortuna spesso vengono beccati gli autori.
In Italia è illegale e punita in generale qualsiasi forma di pornografia minorile, ossia la produzione, distribuzione e detenzione di materiale pornografico coinvolgente minori.
In Italia il semplice possesso di materiale pornografico coinvolgente minori costituisce reato. Per i soggetti coinvolti è prevista come pena accessoria l’interdizione a vita dall’attività nelle scuole e strutture prevalentemente frequentate da minori.