23 anni fa, il 9 Settembre 1998, se ne andava Lucio Battisti, uno degli artisti più grandi e amati della musica italiana. Coautore insieme al paroliere Giulio Rapetti (Mogol) di canzoni memorabili fra gli ultimi anni degli anni 60 e i primi anni 80.
Personaggio schivo, aveva deciso di scomparire dalle scene televisive. La sua ultima apparizione in Tv risale al 23 Aprile 1972 nello storico programma ‘Studio 10’. Qui cantò, in un epico duetto con Mina, “i giardini di Marzo“, autentica pietra miliare della sua produzione. Da lì in poi sceglierà, oltre a non apparire, di rinunciare a collaborazioni ed esibizioni.
Lucio Battisti, il riservato
La sua totale riservatezza si protrarrà fino alla morte: nessuna fotografia pubblica, nessuno show, nessuna intervista. Anche i contatti con i colleghi vennero totalmente azzerati, chiudendosi a riccio nella sua vita privata dando voce solo ai sui dischi. Quest’ultimi, dopo il 1980, diventarono criptici e molto sperimentali dopo aver rotto il sodalizio con Mogol. Considerato il re della musica leggera, in realtà è stato uno degli artisti che ha contribuito di più al rinnovamento della canzone italiana. Aprendole le porte della contaminazione con il rock, la black music, fino alla disco, la musica latina, l’elettronica.
La politica
Dotato di un talento visionario e controcorrente rispetto ai “cantautori impegnati” del tempo. Quest’ultimi praticamente la voce della sinistra post-sessantottina. Battisti invece, per via del suo totale disimpegno ed ad alcuni testi (scritti comunque da Mogol), veniva affiancato alla destra: si parlò di finanziamenti suoi all’Msi e qualcuno addirittura parlò di aiuti a Ordine Nuovo. Negli anni la leggenda di Battisti “fascista”, non fu né confermata né smentita.
Tuttavia fu detto che di tali eventuali finanziamenti fossero addirittura a conoscenza i servizi segreti. Di certo il personaggio imponeva sicuramente una rottura con il mondo della sinistra di quel tempo. La sua eredità senza tempo, le sue canzoni ancor’oggi conosciutissime e amate, fanno di Battisti un’icona tutta Italiana della musica d’autore.