Dai lavori della commissione Sanità, nel corso dell’audizione che si è tenuta questa mattina, è emersa la complessità organizzativa che la Regione sta affrontando per attuare il Piano Nazionale Vaccinale Covid-19 deciso a Roma dal commissario Domenico Arcuri. Secondo il presidente della commissione Sanità, il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte professor Alessandro Stecco “l’assessore alla Sanità Luigi Icardi e l’ex procuratore Antonio Rinaudo stanno facendo un gran lavoro di preparazione e organizzazione dei molteplici aspetti collegati a un programma di vaccinazione di massa mai attuata prima in condizioni di tale urgenza”.
“Dai lavori odierni – prosegue Alessandro Stecco, che oltre consigliere regionale è anche medico -, abbiamo appreso che il Vaccine Day, ovvero il primo giorno di vaccinazione, partirà in simultanea in tutta Europa e scatterà domenica 27 dicembre anche in Piemonte. In via anche simbolica, interesserà 900 tra operatori sanitari e ospiti di sette ospedali e tre strutture residenziali. Le prime dosi di vaccino verranno infatti somministrate presso l’Amedeo di Savoia, il Mauriziano, la Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, l’Azienda Ospedaliera di Cuneo e tre residenze per anziani di Cuneo, Asti e Novara. La prima fase della vaccinazione proseguirà a partire dai primi giorni di gennaio: la data esatta è in via di definizione per tutti i soggetti individuati dal commissario Arcuri – operatori sanitari e anziani residenti in Rsa – che esprimeranno il consenso. A questo riguardo – conclude il presidente della Commissione Sanità – è allo studio una formula che varrà per tutte le Regioni in materia di consenso informato e modalità ad hoc per i soggetti anziani residenti in strutture che non siano in grado di esprimerlo”.
“Ci sono numerose richieste di informazioni da parte di categorie particolarmente a rischio, come i malati cronici, i disabili, i cittadini esposti professionalmente come ad esempio i farmacisti – ricorda il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni -. Purtroppo le Regioni hanno le mani legate: come spesso accade, infatti, nonostante l’evidente urgenza imposta dalla lotta al virus le decisioni sono in capo al governo attraverso il commissario Arcuri, che di certo non ha brillato per celerità ed efficenza nella gestione dell’intera pandemia”.
“Salutiamo questo momento manifestando riconoscenza verso tutti coloro che lo hanno reso possibile – conclude l’assessore alla Sanità, il leghista Luigi Icardi -. Siamo a una svolta decisiva nella lotta contro il Covid-19 e tutto è pronto perché il vaccino possa essere utilizzato ovunque in Piemonte. La guerra non è finita, ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma da ora in avanti disponiamo di un’arma strategica e di assoluta efficacia per respingere il contagio. Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel: l’inizio della campagna vaccinale contro il Covid-19 segna un momentofondamentale nella lotta al virus, restituendo ancor più forza e significato alle azioni di contenimento messe in campo fino ad oggi”.