Denuncia per un istruttore di scuola guida, nella zona Aurora di Torino. Una donna, dopo aver passato durante la prima ondata di Covid l’esame di teoria per la patente di guida, si accingeva a fare l’esame pratico.

Aveva scelto una scuola guida in zona Aurora, a Torino. L’istruttore, 29enne italiano, nonostante la donna avesse buona dimistichezza al volante, continuava a ripeterle di essere perplesso sulle sue capacità. E così le ha fatto fare prove pratiche a ripetizione. Ben oltre 20 prove per un totale di 700 euro spesi.

Scuola guida nei guai, il giorno dell’esame per la patente

E così, il giorno prima dell’esame, la richiesta alla donna: “se vuoi passare l’esame mi dai 400 euro”. Questa la richiesta dell’istruttore. La motivazione? Era l’unico modo, a detta sua, per poter passare l’esame. Quei soldi – a dir suo – sarebbero andati al funzionario che avrebbe poi rilasciato la tessera rosa. La donna fa finta di accettare, ma si reca dai poliziotti del commissariato Dora Vanchiglia a denunciare l’accaduto.

Il giorno successivo si è regolarmente presentata all’esame ed ha dato i 400 euro in contanti all’esaminatore. La donna ha poi ottenuto la patente e, dagli accertamenti fatti, tutto è stato regolare. Dalle indagini svolte, infatti, è emersa l’assoluta estraneità ai fatti da parte dell’esaminatore della motorizzazione. Ignaro di quanto fosse stato riferito dal titolare della scuola guida alla sua cliente.

Gli agenti hanno arrestato il giovane istruttore. L’accusa per lui è “traffico di influenze illecite”. Ora si trova ai domiciliari ed ha l’obbligo di firma.

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