L’Intelligenza Artificiale (AI) è in rapida ascesa. Dal suo debutto, il mondo della tecnologia non è stato mai più lo stesso ed il livello si è clamorosamente alzato. L’AI ha semplificato i processi, ridotto le operazioni, aumentato il livello di competitività di più settori. Ed ha contribuito enormemente alla semplificazione dei movimenti anche nel quotidiano: lo dimostrano molto bene gli attuali dispositivi presenti sul mercato ma anche le operazioni quotidiane a cui ci si è abituati. L’Internet banking è un esempio ma anche il delivery o la spesa online.

Ci sono dei lavori che più di altri subiranno l’impatto dell’Intelligenza Artificiale, secondo quanto riporta una ricerca condotta da Goldman Sachs, che ha elaborato vari dati occupazionali tra Europa e Stati Uniti. Impieghi amministrativi e di ufficio, aree legali e sociali sono i settori che subiranno più impatti, con una AI che potrebbe condizionare fino a 300 milioni di posti full-time, esponendoli a qualche forma di automazione. L’AI generativa avrà quindi un profondo impatto sull’economia e, di traverso, sulla società. Già oggi i risultati sono evidenti: l’AI genera contenuti originali indistinguibili da quelli prodotti dalla creatività umana ed abbatte già normalmente le barriere di comunicazione tra umani e macchine.

Naturalmente le professioni non saranno influenzate dalle innovazioni allo stesso modo ed allo stesso tempo: le sostituzioni di alcuni ruoli e funzioni verrà bilanciata da nuovi posti di lavoro necessari per guidare i processi di questa nuova rivoluzione digitale e tecnologica che determinerà un risparmio di costi e un aumento di produttività. Il tutto verso un aumento del PIL globale annuale del 7%.

Ma alla fine la domanda è sempre la stessa: l’Intelligenza Artificiale è abbastanza creativa? O ancora può essere più creativa dell’essere umano, in cui la creatività è una dote innata e naturale? Una domanda tutt’altro che banale anche alla luce della recente ascesa di ChatGPT, ad oggi la massima espressione di Intelligenza Artificiale. La domanda è di quelle decisive e ben si comprende se si rapporta l’AI con il mondo del gaming, già di per sé rivoluzionaria nel mondo dell’intrattenimento digitale. L’AI risulta perfetta per giochi con regole chiare, come dama e scacchi. Meno chiara nei giochi in cui la componente umana è preponderante. Nei casinò online l’uso di AI è ormai avviato: molti casinò utilizzato i chatbot basati su AI per rispondere alle domande dei clienti e per migliorare l’efficienza del servizio. E tante altre volte l’uso che se ne fa è utile per regolare la difficoltà e le probabilità dei giochi. Il resto, salvo risposte rapide del futuro, resta ancora un mistero.

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