(Adnkronos) – “La digitalizzazione è un fattore essenziale nella filiera della carne, essendo questa particolarmente complessa. Grazie alla digitalizzazione, possiamo fare analisi dei dati, incidere nei processi trasformandoli e rendendoli più efficaci ed efficienti, possiamo migliorare la sostenibilità economica per le aziende e la sostenibilità sociale per chi vi lavora”. Lo ha detto Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, a margine della conferenza stampa per la presentazione del Rapporto “La transizione digitale delle filiere italiane della carne”, indetta su iniziativa del Senatore Antonio De Poli in collaborazione con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, che si è tenuta nella mattinata del 29 maggio presso la Sala Caduti di Nassirya in Senato. Durante la conferenza è stato siglato Il Manifesto Smart Meat 2030 – Sustainable Management and Advanced Responsible Technologies for Meat Ecosystems and Agri-food Tracking – per la sostenibilità digitale del settore zootecnico italiano: “Grazie alla trasformazione digitale – riprende Epifani – possiamo migliorare anche le condizioni di vita del bestiame, agendo quindi sulla leva del benessere animale. Le nuove tecnologie ci consentono di trattare i singoli capi con l’attenzione dovuta. Ad esempio, ci sono sperimentazioni attraverso le quali con l’AI e il Facial Recognition si fanno foto al volto degli animali per monitorare il loro stato di benessere e quanto sono sofferenti”, illustra il presidente. Epifani ha poi concluso il suo intervento, affermando: “Tutti gli stadi del ciclo di vita possono essere ripensati e ottimizzati grazie al digitale, utilizzando infrastrutture, informazioni, sistemi e algoritmi che consentono, ruotando attorno al concetto di benessere animale e sostenibilità, di migliorare complessivamente il settore”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)