Continua la “caccia all’automobilista” a Torino da parte della giunta Appendino: quattro nuovi T-Red sono stati installati ai relativi incroci giudicati pericolosi. E così, dopo le piste ciclabili a misura di monopattino, ideologiche e pericolose (vedi i vari e numerosi incidenti), altri 4 T- Red sono stati montati.
In piazza Pitagora gli operai erano al lavoro nella giornata di ieri. Saranno in funzione fra Maggio e Giugno. In corso Vittorio Emanuele angolo corso Vinzaglio, corso Siracusa angolo via Tirreno e nei corsi Turati e Unione Sovietica. Oltre alla già citata Piazza Pitagora lungo Corso Orbassano.
T-Red a Torino, non è finita
Questi nuovi T-Red si aggiungono ai 7 già esistenti, ed entro la fine del 2021 se ne aggiungeranno ancora tre raggiungendo così quota 14. Un’operazione – dai dati della polizia municipale- che si sta pagando da sola con ben 10mila multe mensili. Ma la cosa più assurda è che l’85-90 per cento delle sanzioni scattano perché l’automobilista supera (molte volte distrattamente) la linea di arresto.
Ridotto invece è il numero dei verbali dati per l’attraversamento completo dell’incrocio (quindi mettendo in pericolo la vita degli altri). Le sanzioni anche solo per il semplice superamento della linea di arresto, possono essere salate: 42 euro per chi supera la linea (56 euro di notte), con la decurtazione di 2 punti dalla patente. 167 euro (222,67 di notte) con decurtazione di 6 punti sulla patente, per l’attraversamento completo dell’incrocio con il semaforo rosso. Insomma l’automobilista torinese oltre a dover eseguire slalom complicati fra ciclabili disegnate a terra da cui sbucano “monopattini supersonici” e buche sull’asfalto, deve stare attento a non distrarsi minimamente pena la sanzione e i punti sulla patente.
Un atteggiamento punitivo nei confronti dei possessori di automobili messo in atto dall’attuale amministrazione. Atteggiamento di cui abbiamo già ampiamente parlato su questa testata.
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[…] Ennesimo T-Red a Torino. Gli impianti che rilevano le infrazioni semaforiche hanno destato parecchie polemiche in passato. Ne abbiamo parlato qui. […]