Il Sindaco della città di Rivoli Andrea Tragaioli (Forza Italia) reso noto sulla pagina Facebook che ha scritto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in cui esprime “perplessità” riscontrate in merito alle modalità di inizio dell’anno scolastico 2020-2021.

Tragaioli scrive “con questa lettera ho voluto sensibilizzare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla necessità di risorse economiche per il nuovo anno scolastico. Il Decreto Scuola può essere condiviso da noi Sindaci, ma rischia di essere un libro di buone intenzioni che non potranno essere attuate senza un’adeguata copertura economica mirata in particolare ad alcune voci”.

Nella lettera che il Sindaco Tragaioli ha reso pubblica c’è scritto “Il tema scuola è al centro della nostra attività amministrativa che ha intensificato il confronto con i dirigenti scolastici e gli uffici comunali coinvolti. C’è molta attesa da parte dei genitori di conoscere come sarà la ripartenza nei plessi scolastici dei propri figli anche alla luce delle linee guida da voi indicate.
Questo emerge dal Decreto Scuola può essere condiviso da noi Sindaci ma rischia di essere un libro di buone intenzioni che non potranno essere attuate, senza una adeguata copertura economica mirata in particolare ad alcune voci. E’ lungimirante parlare di “Scuola diffusa”, un po’ meno di turni e di ritorno al Sabato, ma comunque il tutto ruota intorno anche al trasporto degli scolari, che richiede di essere potenziato con un conseguente aggravio economico da parte dei Comuni a cui è richiesto questo servizio. L’offerta formativa del pomeriggio oltre al tema del trasporto (se si scelgono attività nei musei, nei parchi ecc) si porta dietro anche la necessità di trovare ulteriore personale educativo che impone la ricerca di maggiori risorse.
Interessante anche l’incentivo a recuperare locali o strutture per venire incontro alle esigenze delle classi ma questo non è possibile per molti Comuni a tre mesi dalla riapertura a causa dello stato manutentivo. A questo proposito sarebbe opportuno come in occasione dei terremoti, che la Protezione Civile mettesse a disposizione dei Comuni, che ne farebbero richiesta, delle casette prefabbricate da utilizzare come aree didattiche. Questo tanto atteso Decreto Scuola ha generato molte aspettative che ricadano, ora, con forza sui Sindaci e le Direzioni didattiche attraverso linee guida che si inseriscono in un contesto già difficile, in tempi normali, soprattutto per quanto riguarda i servizi scolastici. Questa è una sintesi delle problematiche a cui ci troveremo di fronte in questi giorni, pressati, giustamente, dalle necessità di risposte da parte dei comitati genitori. Abbiamo bisogno da subito di conoscere dal Governo oltre i buoni propositi anche le coperture finanziarie per attuare i principi del Decreto Scuola nei nostri Comuni. Auspichiamo di poter dare informazioni certe alle famiglie nelle prossime settimane per consentire loro di poter organizzare la ripartenza scolastica conformemente ai loro impegni lavorativi e di gestione familiare”.

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