Le applicazioni per i dispositivi mobili sono state una delle principali novità di questi anni, caratterizzandosi come soluzioni efficienti in grado di rendere più semplici numerose attività. Questi piccoli software da installare su smartphone e tablet hanno infatti facilitato l’accesso ai servizi web portandoli dai PC agli apparecchi che utilizziamo più di frequente: alle evoluzioni di questi mesi però sembrano destinate ad aggiungersi altre importanti novità, che potrebbero portare l’uso delle app su un livello successivo ancora più interessante.
Applicazioni per dispositivi mobili, un mercato in continua ascesa
Il mercato delle app mobili è cresciuto esponenzialmente in pochi anni, facendo segnare numeri record in tutti i settori: secondo quanto riportato nell’indagine “State of mobile 2023”, infatti, ogni minuto nel mondo vengono scaricate più di 435mila app, un dato impressionante che rende bene l’idea di quanto interesse susciti l’argomento tra aziende e addetti ai lavori. Ad attrarre ogni giorno milioni di persone, peraltro, non sono soltanto i grandi brand che si occupano di social e messaggistica come Facebook e WhatsApp o le app sviluppate dalle società attive nel campo del gioco digitale, con le loro piattaforme su cui è possibile praticare i vari svaghi e trovare al contempo utili consigli sul poker e sugli altri giochi, ma anche realtà di medie e piccole dimensioni che con progetti intelligenti e innovativi riescono a soddisfare le esigenze più disparate.
Questo particolare comparto economico è ormai entrato in una fase di maturità certificata dai fatturati e dal numero di utenti coinvolti quotidianamente, ma secondo gli esperti bisogna attendersi una nuova rivoluzione legata ai trend che stanno prendendo piede in questi ultimi mesi e che potrebbero cambiare ancora il rapporto tra gli utenti e le stesse app.
App e sistemi di monetizzazione
Una delle tendenze più in voga di questi tempi è la possibilità di monetizzare grazie alle app mobili, per esempio convertendo specifici obiettivi in denaro e buoni spesa. Questa opportunità viene infatti utilizzata sempre più spesso per invogliare gli utenti a utilizzare determinati servizi, ma anche per promuovere comportamenti positivi legati all’ambiente, alla beneficenza o ad altri argomenti di pubblico interesse.
Hanno fatto molto parlare di sé per esempio applicazioni come WeWard, che ricompensano gli utenti in base ai passi effettuati durante la giornata, oppure BeMyEye, che invece si basa sul completamento di precise missioni all’interno dei negozi presenti nei dintorni, o ancora Abillion, che per ogni recensione di prodotti vegani inserita paga una cifra simbolica da donare a un’associazione benefica, ma sembra che questa tipologia di proposta possa rapidamente espandersi in molti altri ambiti, puntando sul coinvolgimento degli individui per generare interazioni favorevoli per tutti.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle app
Grande interesse e curiosità destano anche i sistemi di intelligenza artificiale, che oltre a trovare spazio sul web vengono sempre più utilizzati anche all’interno delle app mobili, spesso in contemporanea con la realtà aumentata. Da questo punto di vista, l’obiettivo è quello di portare gli utenti a diventare co-creatori delle app stesse con i loro comportamenti, che registrati e rielaborati di volta in volta dall’AI permettono di ottenere un prodotto finito quanto mai vicino ai bisogni del pubblico finale.
Addirittura l’analisi dei dati mediante intelligenza artificiale può arrivare a generare idee completamente nuove e quindi a colmare vuoti di mercato con prodotti fino a quel momento non esistenti, in un’ottica di collaborazione win-win che da un lato semplifica il lavoro di sviluppatori e aziende e dall’altro soddisfa un bisogno latente della domanda.
App e privacy: cosa sta cambiando
Un ultimo importante tema da considerare è quello della privacy degli utenti, divenuto centrale non solo sui siti internet ma anche per ciò che riguarda l’uso delle app. La crescente sensibilità degli utenti verso questo tema e le continue regolamentazioni da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie rendono infatti necessario un diverso approccio sin dalle fasi di progettazione e sviluppo, con sistemi che devono rispettare i dati personali e proteggerli da un uso non autorizzato da parte di terzi.
Molto dunque cambia anche per chi lavora nel campo del mobile marketing, che dovrà trovare il giusto equilibrio tra gestione del consenso e raccolta e utilizzo dei dati, in maniera tale da rispettare la legge guadagnandosi anche la fiducia di chi usufruisce del servizio.