(Adnkronos) – Lo stock di garanzie al 31 dicembre 2023 nel portafoglio dei confidi è pari a 7,4 miliardi di euro, registrando una contrazione del 6,5% rispetto al 2022. Di questo, l’81,5% è imputabile ai confidi vigilati. Ammonta a 2,6 miliardi di euro il flusso di garanzie del 2023, in lieve flessione (-2,9%) rispetto all’anno precedente. L’88% dei flussi è attribuibile ai Confidi vigilati. E' quanto emerge dalla ricerca di Assoconfidi e Fedart Fidi sui dati 2023 dei Confidi 106 e 112 T.u.b e alcune anticipazioni sui dati congiunturali 2024, presentata oggi in occasione dell'evento 'Un nuovo percorso per i Confidi. Analisi dei dati e prospettive future', promosso da Assoconfidi e Fedart Fidi. La rilevazione è stata effettuata sull’intera popolazione dei confidi vigilati (32) e su un campione rappresentativo di 68 confidi minori che rilasciano l’80% dello stock di garanzie. Il numero complessivo dei confidi minori alla data del 15 gennaio 2024 (ultima disponibile) è di 161 unità (fonte OCM – Organismo confidi minori.). Per quanto riguarda i confidi vigilati al 31 dicembre 2023 prosegue la crescita esponenziale dei finanziamenti diretti che risultano pari, al 31 dicembre 2023, ad oltre 478 milioni di euro con un incremento del 28% rispetto al 2022. Raffrontando il dato con il 2019 la crescita dei finanziamenti diretti è stata del 565%. Oltre il 70% presenta un delta positivo tra il 2022 e il 2023.  All'evento è intervenuto Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha sottolineato come "I Confidi sono fondamentali per l'accesso al credito della micro e piccola impresa. Con una nuova regolamentazione occorre, da un lato, procedere ad una urgente razionalizzazione del sistema della garanzia mutualistica, in modo da consentire maggiore funzionalità rispetto alle esigenze di liquidità del tessuto imprenditoriale italiano; dall'altro, prevedere un ampliamento dell'operatività dei Confidi, facilitando l'erogazione di finanziamenti diretti di piccolo importo".  E Gianmarco Dotta, presidente di Assoconfidi ha sottolineato l'importanza dell'appuntamento per il sistema Confidi. "Oggi insieme a Fedart Fidi, ed è giusto che sia così. Per potere tutelare al meglio le imprese che in questo momento hanno bisogno dei Confidi sia come supporto finanziario che consulenziale c'è bisogno che le due maggiori componenti del settore siano unite e viaggino assolutamente insieme. Con Fabio Petri abbiamo trovato un'ottima unità d'intenti in quest'ottica ed è giusto che sia così", ha sottolineato. E per Fabio Petri, presidente di Fedart Fidi, "il Sistema dei Confidi ha bisogno di unità, unità d'intenti, unità di proposte. Insieme ad Assoconfidi abbiamo individuato questo percorso comune. Ci siamo confrontati sui temi principali e abbiamo trovato un accordo importantissimo per tutto il sistema. Credo che andando uniti abbiamo più possibilità di essere ascoltati dal ministero".  —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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