La “tolleranza zero” promessa dal Viminale, nei confronti di quanti esercitano un diritto democratico di dissenso e critica rivolto verso un provvedimento impositivo di un obbligo vaccinale, che contempla l’utilizzo di un farmaco in fase sperimentale, si pone come una asimmetria logica rispetto alla tolleranza ecumenica dimostrata nei confronti delle migliaia di clandestini irregolari che quotidianamente sbarcano con finalità invasive, privi di documenti di identità ed in condizioni igieniche tali da generare una più che prevedibile diffusione epidemica a danno della popolazione italiana.

La prospettazione, peraltro caldeggiata dalle presidenze della Camera e del Senato, dell’adozione di misure amministrative limitative della libertà personale dei manifestanti, relega l’attuale momento nel buio della notte più profonda vissuta nella storia della nostra Nazione.

Le Opposizioni, sulle quali in ragione della loro inerzia ricadono le responsabilità maggiormente gravi per quanto sta accadendo, belano anziché ruggire attestando con il loro comportamento pavido di essere coessenziali al regime.

La reazione alla gravissima situazione temo potrà configurarsi esclusivamente in termini di astensionismo elettorale, e ciò già a far data dalle amministrative del prossimo Ottobre. Al fine di porre in essere una percepibile alternatività tra società e sistema politico.

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