Rafforzare la sicurezza del Paese e creare nuove opportunità lavorative: questi sono gli obiettivi del nuovo bando per 3.246 allievi agenti della Polizia Penitenziaria, annunciato dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove. L’iniziativa rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza e al potenziamento del Corpo, rinnovando l’impegno del Governo Meloni verso i cittadini.
Nuovi posti disponibili: chi può candidarsi?
Il bando è suddiviso in due principali categorie:
- 1.947 posti riservati ai volontari che prestano o hanno prestato servizio nelle Forze Armate.
- 1.299 posti aperti a tutti i cittadini italiani, ampliando così l’accesso alle opportunità lavorative per la popolazione.
Questo approccio mira a valorizzare l’esperienza militare, ma allo stesso tempo offre possibilità a chi desidera intraprendere una carriera nella sicurezza.
Formazione e tempi di ingresso in servizio
Secondo quanto dichiarato, i corsi di formazione inizieranno entro dicembre 2025. Una volta completato il percorso previsto, i nuovi agenti entreranno in servizio tra aprile e maggio 2026.
L’iter formativo sarà fondamentale per garantire personale qualificato e preparato a rispondere alle sfide quotidiane del sistema carcerario.
Un Governo che mantiene le promesse
“Più sicurezza, più lavoro, più futuro“: questo il messaggio che il sottosegretario Delmastro ha voluto sottolineare nella sua dichiarazione. Il nuovo bando rappresenta non solo un investimento nella giustizia italiana, ma anche un passo verso il rafforzamento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Perché questo bando è importante?
L’annuncio conferma la volontà del Governo di:
- Garantire maggiore sicurezza nelle carceri italiane.
- Creare migliaia di posti di lavoro.
- Investire nella formazione e nel futuro del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Questa iniziativa non è solo un’occasione lavorativa, ma una risposta concreta alle sfide della giustizia moderna.