Si è svolta ieri una riunione fra il presidente della circoscrizione 6 e le associazioni commercianti e i comitati del Quartiere di Barriera. Oggetto dell’incontro online è stato il degrado in Barriera di Milano.
Le sollecitazioni precedenti sono state promosse da Giulia Magro, commerciante di via Martorelli. “Dopo molte telefonate – si legge nel comunicato – e segnalazioni su Youpol (dal 19 maggio 21 segnalazioni, e solo in una occasione si è vista una volante). Dopo molte lamentele sul degrado di un quartiere ormai in balia degli spacciatori, dove la sicurezza di noi cittadini è legata alla fortuna di uscire indenni da certe situazioni ormai giornaliere. Dopo anche una lettera inviata al Vice Prefetto dott. Parente… Ho avuto il piacere di partecipare ad una conferenza on line organizzata dalla presidente della Circoscrizione 6 sig.ra Carlotta Salerno. Dietro richiesta del Vice Prefetto dott. Parente”.
Alla call hanno partecipato i referenti dell’associazione PRO.MAR Associazione Commercianti Giulia Magro, Angelo Martino del Comitato Torino Nord e Alberto Barona del Comitato Noi di Barriera. Oltre ai responsabili sia della questura locale che dei vigili urbani”.
La contestazione dei comitati alla circoscrizione 6
Da qui l’affondo di Giulia Magro, la commerciante in lotta contro lo spaccio e il degrado in Barriera di Milano: “premesso che – si legge nella nota – gli intervenuti sembrano essere arrivati in Barriera di Milano catapultati forse da Marte poco prima della conference. Durante la riunioni le tre associazioni presenti lamentavano un continuo degrado del nostro territorio. Come detto precedentemente in balìa ormai dello spaccio e della delinquenza. La presidente della circoscrizione, Carlotta Salerno, dietro ad una mia diretta domanda che le chiedeva di esprimere la percezione che la presidente ha della circoscrizione in materia di sicurezza, si è rifugiata dietro un non ben precisato ‘questo è un attacco personale, io ho fatto quanto dovevo’. Ciò accompagnato – prosegue Magro – da una storiella raccontata dal vice prefetto sui tavoli di lavoro. Organizzati ormai da tempo e che dovrebbero aver migliorato la situazione”.
La signora Magro lamenta “una totale mancanza di conoscenza del tema sicurezza nel quartiere”. “L’impressione è che i rappresentanti delle associazioni che hanno avuto della riunione è che chi è preposto a garantire la sicurezza dei cittadini e la vivibilità del quartiere non sappia neanche di che cosa parlano. Queste persone non conoscono le nostre strade e i nostri quartieri. Non conoscono il degrado nel quale siamo piombati, non conoscono i rischi che ogni giorno una persona perbene corre ad attraversare una strada o ad uscire per fare la spesa”.
I cittadini sono stufi
E ancora: “siamo stufi di sentire parole, di sentir parlare di tavoli di lavoro, di circostanze, di telecamere impiantate ma che non servono a nulla perché lo spaccio è itinerante. Dunque si sposta la dove le telecamere non ci sono, sono supercazzole che non producono nessun risultato tangibile per noi cittadini”.
Infine l’affondo finale: “Tra qualche mese ci saranno le elezioni, tutti i partiti stanno iniziando ad avvicinarsi. Sta iniziando il periodo delle promesse (mai mantenute, ormai da molti anni). Sta iniziando il periodo della svendita delle poltrone pur di garantirsi un ulteriore mandato in circoscrizione o in comune. E’ ora di dire basta – termina l’invettiva – ai professionisti del “ho fatto tutto il possibile”. È ora di mandare a casa questa gente che ha svenduto il nostro territorio per una poltrona, basta a queste persone zerbine delle istituzioni che dovrebbero difenderci. Cittadini di Barriera di Milano è ora di organizzarsi”.