Una storia di violenze contro la moglie, culminata con aggressione agli agenti di polizia. Le violenze in casa dell’uomo perduravano da circa 2 anni. Lui, a causa di alcune dipendenze, era diventato particolarmente irascibile nei confronti dei familiari conviventi, la moglie e la madre e la figlia di lei.

In diverse occasioni, in stato di alterazione psicofisica, aveva aggredito le tre donne. Prendendo di mira soprattutto la consorte. La vittima non si era mai rivolta alle Forze dell’Ordine nella speranza che la situazione migliorasse da sola.

L’escalation di violenza arriva al suo culmine lo scorso giovedì quando l’uomo, dopo aver infranto un grosso recipiente contenente il pranzo, si è scagliato contro la moglie. Colpendola con schiaffi e pugni. Solo l’intervento della figlia della signora ha permesso temporaneamente che la situazione non degenerasse.

Il maltrattante, credendo addirittura di avere ragione, ha dunque contattato il 112 per l’invio di una pattuglia di polizia sul posto. All’arrivo degli agenti del Comm.to Barriera Milano trovano la sala da pranzo completamente messa a soqquadro. L’uomo ha poi nuovamente aggredito la moglie, sfidando gli agenti a provare ad arrestarlo.

Intervenuti per proteggere la donna, l’uomo ha ripreso a distruggere delle ceramiche che erano sul tavolo. Ed ha afferrato per l’uniforme gli operatori di polizia, minacciandoli che se la sarebbero vista brutta anche loro. E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e denunciato per violenza e resistenza a P.U. e danneggiamento.

La vittima, che accusava forti dolori al viso, è stata trasportata in ospedale. E’ stata dimessa con prognosi di 10 giorni per un trauma al volto e all’avambraccio.

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