(Adnkronos) –
Il caso della Bobo tv finisce in tribunale? Christian Vieri – dopo il divorzio da Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola – non sembra aver gradito messaggi, dichiarazioni e post sul 'divorzio', con commenti e valutazioni assortite. L'ex centravanti, che ora gestisce da solo il canale Twitch dopo aver congedato i propri 'ex collaboratori', ha pubblicato sui social una nota del suo legale. "L'avvocato Danilo Buongiorno, di Milano, legale del signor Christian Vieri comunica che a fronte di notizie, articoli e comunicazioni varie svolte attraverso fonti social, testate giornalistiche, testate web, blog e da singoli privati (connessi con i recenti fatti della Bobo tv) aventi contenuti apertamente diffamatori, offensivi e denigratori dell'immagine privata e pubblica dello stesso, si riserva fin d'ora di agire sia in sede civile che in sede penale avanti l'autorità giudiziaria competente per la tutela dei diritti e degli interessi del proprio assistito", si legge nel comunicato. Non c'è un riferimento esplicito a Adani, Cassano e Ventola. Il trio, però, ieri ha preso posizione pubblicamente con un lungo comunicato indirizzato ai follower e agli appassionati.  "Noi chiedevamo informazioni e stimoli per nuovi progetti. In cambio, abbiamo avuto risposte indirette (attraverso la figura della nostra manager) e poi dirette, con modi non rispettosi, in cui ci è stata data dimostrazione della totale difformità d'intenti, della chiara differenza di visione -le parole dei 3 ex calciatori-. A questo punto per noi era impossibile proseguire, tanto che abbiamo comunicato l'intenzione di fermarci qualche giorno con l'intento di chiarire i dubbi sollevati e di farlo tutti insieme. Necessitavamo insomma di una risposta forte e rassicurante sul futuro". "I passaggi successivi, in attesa di un nuovo confronto -si legge nella nota- sono invece stati dei veloci ringraziamenti "per la collaborazione" (siamo diventati improvvisamente dei collaboratori…) in diretta live, dove abbiamo anche appreso che sarebbero nati nuovi format (eppure l'ultima comunicazione tra noi era avvenuta quattro/cinque ore prima…), abbiamo quindi sentito che "era giusto cambiare" e, per finire, constatato di un fulmineo accordo tra la radio della Lega Serie A e la Bobo tv. Nell'attesa di quel confronto tra i quattro membri del gruppo (né uno, né cinque) è stato ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la Bobo tv. Lo spogliatoio deve o dovrebbe rimanere lo spogliatoio, sacro, protetto, difeso e onorato. O almeno, avrebbe dovuto. Niente è irreversibile, ma le persone non vanno prese in giro. Ci vediamo nel percorso. Lele, Anto e Nick". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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