(Adnkronos) – Si sblocca il Bonus nido 2025. A chi spetta? Quali sono gli importi? Da quando e come bisogna fare domanda? L'Inps il 20 marzo scorso ha pubblicato la circolare con tutte le indicazioni necessarie e le famiglie possono ora presentare la richiesta per accedere alla misura di sostegno al pagamento delle rette per i bimbi che frequentano i servizi per la prima infanzia pubblici o privati purché accreditati. Il bando Bonus nido Inps 2025 resterà aperto, come negli anni passati, fino al 31 dicembre 2025, consentendo così anche alle famiglie che iscriveranno i bimbi nei prossimi mesi di accedere al contributo. Tra le novità, il fatto che grazie alla legge di bilancio, a partire da quest'anno il contributo per le famiglie con bambini nati dal 1° gennaio 2016 subirà importanti modifiche, con incrementi e diversificazioni in base alla situazione economica (Isee) delle famiglie. Il Bonus asilo nido 2025 è un contributo economico erogato dall’Inps per supportare le famiglie nel pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Inoltre, offre un sostegno per forme di assistenza domiciliare a favore di bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il bonus è erogato direttamente dall’Inps su domanda del genitore/affidatario che sostiene l’onere della retta. Spetta alle famiglie con figli:- di età inferiore a tre anni (o che compiano tre anni nell’anno solare);- che frequentano un asilo nido pubblico o uno privato autorizzato o affetti da gravi patologie croniche certificate. Il genitore può presentare domanda anche dopo il compimento dei tre anni purché entro l’anno solare. Per richiedere il contributo, il genitore deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali: – essere cittadino italiano, di uno Stato membro dell'Unione europea o avere un permesso di soggiorno valido; – essere residente in Italia; – l’età del bambino deve essere inferiore ai tre anni. In caso di genitori extracomunitari, sono previsti requisiti specifici per i permessi di soggiorno. Si ha diritto al contributo anche in caso di adozione. Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e devono permanere per tutta la durata della prestazione. Se il bambino per il quale si vuole presentare la richiesta compie tre anni nel corso dell’anno di riferimento della domanda stessa, è possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto. Le famiglie possono richiedere il: – contributo asilo nido, per le spese di frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati; – contributo per supporto a domicilio, per bambini con gravi patologie croniche che non possono frequentare l'asilo. Il ‘contributo asilo nido’ deve essere richiesto dal genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta. Il ‘contributo forme di supporto presso la propria abitazione’, invece, deve essere richiesto dal genitore che coabita con il figlio e ha dimora abituale nel medesimo comune. Introdotta nel 2017, la misura quest’anno prevede alcune novità stabilite dalla Legge di Bilancio 2025: – aumento dell’importo del contributo fino a un massimo di 3600 euro, a seconda dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo richiedente;- esclusione dal calcolo dell’Isee delle somme ricevute a titolo di assegno unico per i figli a carico- eliminazione del requisito del secondo figlio: si potrà presentare domanda anche per i primogeniti (in riferimento ai nati dal 1° gennaio 2024 e per i nuclei con ISEE sotto i 40.000 euro). Come fa sapere l’Inps nella circolare 60 del 20-03-2025, le spese rimborsabili sono esclusivamente le seguenti: • retta mensile;• eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti, sempre relativi alla mensilità selezionata;• importo relativo all’imposta di bollo;• IVA agevolata. Non sono rimborsabili le somme versate a titolo di iscrizione e i servizi all’infanzia integrativi o sostitutivi di quelli forniti dagli asili nido (ad esempio, ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, post-scuola, campi estivi, baby parking, ecc.) per i quali i regolamenti degli Enti locali prevedono requisiti strutturali e gestionali semplificati, orari ridotti e autorizzazioni differenti rispetto a quelli individuati per gli asili nido. L'importo del contributo varia in base all'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e alla data di nascita del bambino:
Bambini nati prima del 1° gennaio 2024: – 3.000 euro annui, per ISEE fino a 25.000 euro; – 2.500 euro annui, per ISEE da 25.001 a 40.000 euro; – 1.500 euro annui, per ISEE oltre 40.000 euro.
Bambini nati dal 1° gennaio 2024: 3.600 euro annui, per ISEE fino a 40.000 euro; 1.500 euro annui, per ISEE oltre 40.000 euro. Le domande – con la relativa documentazione – possono essere presentate fino al 31 dicembre dell’anno solare di riferimento della domanda stessa, esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei seguenti canali: • portale web dell’Inps, autenticandosi con la propria identità digitale, SPID di livello 2 o superiore, CIE 3.0 o CNS. Una volta entrati nel portale, digitare nel motore di ricerca ‘bonus nido’ e accedere al servizio ‘Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione’.• Istituti di patronato Dato che le richieste vengono accolte secondo l’ordine cronologico di presentazione telematica e nei limiti di spesa annui, conviene presentare richiesta il prima possibile. Tra la documentazione da allegare, ci sono le fatture delle rette pagate e, nel caso del supporto a domicilio, un’attestazione del pediatra che dichiari, per l’intero anno, l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica. L’Istituto specifica che per avanzare la richiesta basta dimostrare il pagamento di almeno una retta, mentre la documentazione relativa al pagamento delle altre rette può essere allegata anche più avanti. Da notare che il pagamento delle spese deve essere effettuato dalla stessa persona che ha presentato la domanda, che deve anche essere l’intestataria di tutti i documenti di spesa presentati ai fini del contributo. Nella domanda vanno specificate le mensilità di frequenza dell’asilo (da gennaio a dicembre 2025) per cui si chiede il contributo, fino ad un massimo di 11 mensilità. L’Istituto consiglia di prenotare tutte le mensilità dell’anno solare, fermo restando il limite massimo. Per ogni ulteriore dettaglio è possibile consultare la circolare dell’Inps. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)