Dopo due anni di indagini coordinate dalla Procura di Asti, gli agenti sono arrivati alla scoperta di una coppia di Bra (B.M. e A.M) che, tra fine 2018 e metà del 2019, spacciandosi per allevatori professionisti, ha gestito una fiorente attività di compravendita di cuccioli di cane, introdotti illegalmente in Italia.
I due si presentavano come allevatori, ma in realtà gestivano la compravendita degli animali provenienti in particolare da Romania e Ucraina. Bassotti, barboncini, maltesi, bulldog francesi e akita, venduti tramite annunci sui social e sul web come di razza, ma senza pedigree e senza garanzie sanitarie, i piccoli venivano sottratti alle cure parentali spesso al di sotto delle 12 settimane previste, in alcuni casi anche senza microchip obbligatorio e con passaporti falsi.
Denunciata la coppia di Bra, che deve ora rispondere di numerosi reati: oltre all’importazione illegale dei cuccioli, anche esercizio abusivo della professione medico-veterinaria, sostituzione di persona e falsi documenta.