“Non accettiamo di rimanere in silenzio di fronte a questa doppia pena a cui tutti noi siamo stati condannati nel corso dei diversi lockdown”. Duecento detenuti del carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino hanno firmato una lettera indirizzata al ministro della Giustizia Marta Cartabia. In cui si chiede che venga applicato “l’ampliamento dei giorni di liberazione anticipata a 75 giorni. Contro i 45 attuali, ogni semestre a fronte di buona condotta, a tutta la popolazione detenuta”.

“E’ necessaria – scrivono – per fronteggiare sia l’emergenza covid, sia lo stato di sovraffollamento. Che da troppo non permette a noi reclusi di vivere e superare degnamente il tempo della carcerazione”.

I detenuti spiegano che “72 ore, pari a 3 giorni in un anno, è il tempo che viene autorizzato e concesso per i colloqui visivi. Per i detenuti al 4bis o al 41bis è ancora meno. 45 giorni all’anno (suddivisi in 12 mesi) di permesso premio. Beneficio raggiunto magari dopo anni, grazie alla buona condotta, per tornare ad approcciarsi con la realtà esterna e con gli affetti.

Questo tempo a noi concesso, – concludono i firmatari dell’appello – da più di un anno è ridotto se non bloccato. Con un aggravio sia sulla pena che sulla sfera psico-emotiva”.

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