(Adnkronos) – Judith Gardiner è Vice presidente per la crescita e i mercati emergenti presso Equinix, la compagnia di infrastruttura digitale leader nel mondo. Nel suo attuale ruolo, Gardiner si concentra sull'instaurare e sviluppare la presenza di Equinix nella regione EMEA, mantenendo l'impegno di Equinix di essere il luogo dove le aziende si incontrano per scoprire nuove opportunità e accelerare le strategie di business, IT e cloud.
Può spiegare il processo decisionale strategico che ha portato a puntare sulla regione del Mediterraneo per l'espansione di hub di connettività digitale, in particolare in luoghi come Barcellona e Lisbona?
Per secoli il Mediterraneo ha detenuto una posizione geografica molto vantaggiosa dal punto di vista strategico, svolgendo il ruolo chiave di canale di comunicazione tra persone e imprese e collegando i mercati maggiormente consolidati con quelli emergenti. L'evoluzione della connettività digitale nel Mediterraneo ha fatto sì che questo corridoio sia tornato a essere un crocevia fondamentale, facilitando la trasmissione di telecomunicazioni digitali sia a livello di emisfero, da Nord a Sud, che continentale, da Est a Ovest. L'ondata di progetti di cavi sottomarini nel Mediterraneo, insieme alla proliferazione di fornitori di servizi in prossimità dei loro punti di approdo, è destinata pertanto a stimolare la crescita economica per miliardi di persone e migliaia di imprese in Europa, Africa, America Latina e altre regioni in via di sviluppo. Proprio per questo motivo, stiamo costruendo ed espandendo attivamente le nostre strutture in prossimità di questi punti di atterraggio alternativi in località come Genova, Milano, Lisbona e Barcellona. Questo impegno comprende la recente introduzione di Equinix BA2, il nostro più recente centro dati Equinix IBX a Barcellona, e il lancio del nostro nuovo sito di Lisbona LS2, che dovrebbe essere operativo entro la fine del secondo trimestre del 2024. Sebbene infatti, storicamente, Marsiglia sia stata la destinazione sottomarina più trafficata dell'Europa meridionale, gli operatori dei più recenti sistemi di cavi sono sempre più alla ricerca di siti di approdo diversi lungo la costa del Mediterraneo settentrionale. Questa diversificazione ha molteplici scopi, tra cui una maggiore resilienza in caso di eventi di forza maggiore o incidenti internazionali.
Come immagina Equinix il futuro dei cavi sottomarini, soprattutto alla luce dell'elevata domanda di connettività digitale e delle previsioni di investimento per il 2023? In che modo questi sviluppi influenzeranno l'approccio di Equinix ai mercati emergenti nel prossimo decennio?
Sulla base dei progetti sottomarini annunciati pubblicamente, Telegeography prevede che oltre 10 miliardi di dollari di nuovi cavi entreranno in servizio entro la fine del 2024, riflettendo il loro ruolo cruciale, già testimoniato dal fungere come medium del 99% di tutto il traffico di comunicazione internazionale. Ma con la crescente domanda di connettività digitale da parte di aziende e consumatori, i cavi sottomarini sono destinati a svolgere un compito sempre più fondamentale nel promuovere la connettività globale. Aziende come Equinix sono impegnate a investire in hub che si occupano degli operatori di cavi sottomarini in posizioni strategiche, rendendo l'infrastruttura digitale più accessibile e conveniente. Con un'attenzione strategica ai punti di approdo dei cavi e ai dati che essi trasportano, il nostro obiettivo è quello di sostenere la missione della Internet Society di raggiungere l'obiettivo dell'80% di caching locale e di distribuzione dei contenuti. Per questo motivo stiamo sviluppando i nostri carrier-neutral colocation data center e servizi digitali leader di settore sia nei mercati esistenti che in quelli nuovi. Espandendo la nostra infrastruttura digitale globale in un maggior numero di regioni e nazioni, forniamo il quadro essenziale necessario per stimolare la crescita delle imprese locali, sostenendo al contempo le aziende internazionali nel loro percorso di trasformazione digitale globale. Il potenziale e le possibilità sono enormi e molto interessanti. Ad esempio, gli esperti stimano che solo il 46,7% della popolazione africana sia connessa a Internet, ben al di sotto della media mondiale del 63,2%. In questo contesto, i nuovi sistemi via cavo in fase di sviluppo e l'aumento della connettività dei vettori internazionali offriranno ampi aumenti di capacità e faranno scendere il costo della larghezza di banda a livello competitivo. Ciò renderà disponibile alle economie digitali africane la dotazione di Internet a prezzi accessibili, insieme alla possibilità di ospitare contenuti localmente, migliorando così in ultima analisi la salute, l'istruzione, la prosperità e il benessere di quasi 1,3 miliardi di persone.
In che modo Equinix si assicura che questi siti di approdo interconnessi offrano vantaggi ottimali alle aziende e agli utenti finali?
Come le strade e le ferrovie collegano fisicamente città e paesi, le reti digitali sono le autostrade invisibili su cui viaggiano dati e informazioni. I cavi Internet, sia sotterranei che sottomarini, insieme ai satelliti, collegano famiglie, aziende e governi, veicolando i contenuti più disparati, dalle transazioni finanziarie alle cartelle cliniche, dai messaggi personali ai media in streaming, e trovando i loro punti di convergenza in centri dati interconnessi strategicamente posizionati, che consentono il flusso istantaneo di dati di cui abbiamo bisogno per far prosperare l'economia digitale. In questa cornice i siti di approdo interconnessi sono essenziali per realizzare il potenziale dei cavi sottomarini, perché rappresentano il metodo più efficiente e sicuro per instradare il traffico Internet e archiviare i dati, garantendo che tutto si svolga in modo fluido ed efficiente. Essi trasformano la potenzialità dei cavi sottomarini in un vantaggio effettivo per le aziende e gli utenti finali. È per questo che molte metropoli situate all'incrocio tra alte concentrazioni di traffico di cavi sottomarini e alte concentrazioni di utenti finali sono emerse come hub di infrastrutture digitali di primo piano; e per questo investire in queste metropoli ci pone ora in una posizione ideale per sostenere i futuri progetti di cavi sottomarini che si presenteranno. Molti dei nuovi progetti di cavi sottomarini che guidano la crescita digitale nei mercati nuovi ed esistenti approdano nei data center IBX di Equinix nel Mediterraneo. Ad esempio, 2Africa, che girerà intorno al continente africano e sarà il progetto di cavo sottomarino più lungo mai realizzato, fa atterrare la sua tratta per l'Africa orientale nelle strutture Equinix di Genova (GN1), Milano (ML5) e Barcellona (BA2). Inoltre, la tratta che serve l'Africa occidentale termina a Lisbona presso Equinix LS1, con l'espansione a LS2 prevista per il 2024. Affermandoci come centro di connettività del Mediterraneo, speriamo di democratizzare l'accesso alla capacità connettiva dei cavi sottomarini, aiutando i nostri clienti a sfruttarla rapidamente e senza dover investire ingenti quantità di capitale.
Tra i vari servizi digitali di Equinix, come Equinix Fabric, Network Edge ed Equinix Metal, quale ritiene sia il più importante per le aziende che vogliono massimizzare la loro portata e le loro capacità nell'attuale panorama digitale?
In passato, l'infrastruttura digitale fungeva da fattore abilitante per il business. Oggi i leader aziendali riconoscono che l'infrastruttura digitale non è solo un componente di supporto, ma costituisce la spina dorsale della loro esistenza e del loro successo futuro. Si è trasformata in una fonte primaria di vantaggio competitivo, spingendo i leader digitali a ripensare ogni aspetto della loro architettura infrastrutturale per rimanere al passo con le esigenze e le aspettative in continua evoluzione dei loro clienti. Nel nostro mondo interconnesso, in cui le aziende collaborano in tempo reale attraverso ecosistemi distribuiti per creare e fornire valore, un approccio all'infrastruttura incentrato sull'interconnessione è indispensabile. A tal fine, migliaia di aziende in tutto il mondo hanno sperimentato i vantaggi dell'integrazione di Equinix Cross Connects e dei servizi digitali Equinix, tra cui Equinix Fabric, Equinix Metal e Network Edge, nelle loro implementazioni di infrastrutture digitali distribuite. Senza dubbio, il "livello di base" per tutti i nostri servizi digitali è Equinix Fabric. Equinix Fabric consente di stabilire connessioni virtuali in modo sicuro e dinamico, collegandosi ai propri clienti, ad altri clienti, ecosistemi Equinix e ad altre risorse Internet. Con Equinix Fabric è possibile espandere e ridurre la propria rete senza dover gestire un'infrastruttura fisica.
Data la vostra attenzione alla crescita dell'area EMEA e ai mercati emergenti, quali sfide avete incontrato nello stabilire l'impronta di Equinix in questa vasta regione e quali opportunità vedete all'orizzonte, specialmente con l'aumento della domanda di servizi di infrastruttura digitale?
Essendo un continente densamente interconnesso e popolato da centinaia di milioni di potenziali clienti, non sorprende che l'Europa sia un obiettivo di espansione così interessante per le aziende di tutto il mondo. Anche il Medio Oriente e l'Africa sono mercati molto interessanti che ambiamo a esplorare ulteriormente; tuttavia, in tutti i casi, esistono sfide uniche ma simili in tutti questi Paesi. Infatti, le competenze e le infrastrutture digitali sono i fattori chiave per i servizi digitali. A questo proposito, gli intervistati italiani della nostra Global Tech Trends Survey hanno identificato le competenze digitali e la carenza di talenti IT come le principali sfide e minacce per il business, mentre considerano la qualità e l'affidabilità della connettività come l'aspetto principale da tenere in considerazione per l'espansione del business in nuove aree geografiche. Inoltre, anche quando l'infrastruttura digitale diventa ampiamente disponibile e accessibile in un Paese, spesso rimane la sfida dell'accessibilità economica. L’Internet pubblico è di fatto il canale business to consumer dell'economia digitale. Finché il costo dell'accesso a Internet sarà proibitivo, anche il ritmo di crescita dell'economia digitale di un Paese non potrà che essere negativo. Ecco perché anche l'autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni svolge un ruolo chiave nella digitalizzazione di un Paese; e perché ogni Paese dovrebbe adottare una visione digitale che riconosca come il superamento del digital divide fornisca benefici che vanno ben oltre l'economia, determinando miglioramenti significativi nella salute e nella qualità della vita di tutti. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)