(Adnkronos) – “La radio ha voluto dire molto nel nostro Paese e non soltanto. Ha avuto una funzione di formazione anche di una coscienza critica, di una coscienza addirittura politica. Non è solo un mezzo di intrattenimento perché attraverso l'intrattenimento possono passare dei messaggi molto importanti”. Lo ha detto Giovanni Chiodi, professore di Storia del diritto medievale e moderno dell'Università Bicocca, intervenendo all’inaugurazione della mostra “Scrivere nel vento. Cento anni di radio tra società, industria, tecnologia. Che storie!”, promossa da Fnm, FerrovieNord e Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese (Mils) – in collaborazione con l’università degli studi di Milano-Bicocca. Un’esposizione, aperta al pubblico dal 27 maggio al 28 giugno, che gode del patrocinio del Senato della Repubblica e del patronato di Regione Lombardia.  La mostra è stata organizzata in occasione del Bicocca Music Festival 2024: “Non è facile tecnicamente organizzare eventi musicali, oltretutto concentrati nell'arco di una settimana, ma in questa università si è potuto fare – spiega il professore – C'è molto entusiasmo, abbiamo il supporto di un ufficio di comunicazione straordinario e dei tecnici che si sono fatti in quattro. Cerchiamo di metterci delle idee nuove e soprattutto di cercare di intersecare i gusti di un pubblico che comprende diverse fasce d'età. Speriamo che questa terza edizione sia ancora meglio di quella dell'anno scorso e già stiamo progettando quella dell'anno prossimo. È una bella esperienza, è un'esperienza piuttosto unica e ne siamo particolarmente orgogliosi. È una delle innovazioni di questa università”, ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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