Secondo la polizia in 25 compro oro della catena “Oro Più“ nell’area urbana di Torino, si svolgeva un’attività abusiva. Di questi 16 sono stati definiti illegali. Tutti i punti vendita sono stati chiusi dalle forze dell’ordine nell’ambito dei servizi di controllo mirati soprattutto a proteggere le persone che in questo momento di crisi si rivolgono ad attività simili per vendere beni di valore.
Compro oro chiusi a Torino, la tattica utilizzata
La tattica per non farsi scoprire era precisa e ben collaudata. I clienti arrivavano al negozio, suonavano al citofono e ricevevano assistenza da un call center di Milano. Che contattava i dipendenti, considerati dagli investigatori non autorizzati a rappresentare la società, e li faceva andare sul posto per valutare gli oggetti preziosi.
La squadra investigativa della divisione Pas ha scoperto le irregolarità. Constatando che i punti vendita erano operativi nonostante mancasse l’iscrizione nel registro degli operatori presso l’Oam, organismo degli agenti e mediatori creditizi. È stata denunciata la titolare delle licenze, il presidente del cda e il consigliere della stessa società e sono stati chiusi tutti i negozi.