Nemmeno i sigilli, messi dalla Finanza giovedì notte, han fermato Rosy, la titolare della Torteria di Chivasso. Che, ricordiamo, da Ottobre apre costantemente nonostante i dcpm o i “colori” delle regioni.
Il luogo è diventato ormai un punto di riferimento per tanti curiosi. Dai Novax a semplici cittadini, ma anche ragazzi che ne “approfittano” per bere un aperitivo (pur d’asporto) in un clima popolato che ricorda il pre-covid. Si trovano principalmente avventori senza mascherina, ma anche persone munite di dispositivo di protezione. Un ragazzo, con mascherina, racconta che “non nego il virus, ma è giusto sostenere la battaglia sulle aperture”.
I sigilli alla Torteria di Chivasso giovedì notte
Il Sindaco di Chivasso Claudio Castello (del centrosinistra), per gestire la situazione, ha parlato col prefetto. Ormai questi “aperitivi disobbedienti” sono sempre più frequentati di sabato in sabato. Fino a giovedì, quando la Guardia di Finanza è intervenuta. Ponendo dei sigilli di chiusura obbligata (per 5 giorni) dell’attività. Rosy (questo il nome – ormai famoso – della titolare) ha collezionato più di 150 multe, fregandosene letteralmente. Tra attestati di stima e attacchi. Dividendo completamente l’opinione pubblica.
Anche di fronte ai sigilli non si è fermata, e sia sabato 24 che domenica 25 Aprile ha regolarmente aperto. Trovando anche questa volta tanti avventori. Nella piazza, a bere e parlare, la situazione non è anomala. I gruppi sono distanziati e bevono da asporto, ci sono sia gruppi palesemente di sinistra come di destra. Insomma, chi decide di andare a vedere con i propri occhi è un pubblico completamente trasversale. A lato anche giornalisti e Digos monitorano le situazioni.
“Contesto tutto il sistema, non impugno le multe e non le firmo. Per me non esistono” le parole di Rosy
Non tutti sono d’accordo con Rosy, che secondo alcuni “dovrebbe lottare in questo modo, però rispettando maggiormente i protocolli sanitari. Sarebbe intoccabile e avrebbe ancora più sostegni”.
Rosanna dal canto suo ribadisce che “le multe non le contesto. Non ho un avvocato per i ricorsi. Non le reputo giuste, non firmo i verbali e non li contesto. Per me è come se non esistessero”. Come anche i sigilli, appunto. Se pensavano di fermarla con la burocrazia, è ormai chiaro che non sia stato possibile. Da domani inizia la “zona gialla”, quindi le misure si allenteranno e si tornerà alla normalità. Probabilmente questo metterà fine alle polemiche e ai toni alti, lasciando il lavoro ai tribunali nei prossimi mesi.
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