Oggi, i 700 corrieri di Amazon in sciopero per 2 ore (dalle 8 alle 10) a Brandizzo, Marene e Fubine.
Non è la prima volta che i corrieri protestano per le condizioni lavorative difficili e insostenibili, chiedendo più tutele. Come spiegano i lavoratori, sono a loro carico le multe e i danni ai furgoni. Senza contare la mole di pacchi da consegnare in una giornata, che diventa insostenibile e pericoloso.
“Viviamo schiavi di algoritmi, consegniamo fino a 200 pacchi a turno”, questo algoritmo aumenta quindi il rischio incidenti, multe e usura dei mezzi. Ma tutto ciò non viene riconosciuto in ritmi di lavoro eccessivi, secondo i lavoratori.
La risposta di amazon allo sciopero dei corrieri
Come sempre quando ci sono contestazioni, Amazon tende a minimizzare le proteste. E’ stato quindi diramato un comunicato stampa in cui vengono spiegate le posizioni dell’azienda.
“I fornitori di servizi di consegna sono innanzitutto nostri partner. E noi lavoriamo insieme a loro per definire degli obiettivi realistici che non mettano sotto pressione loro e i loro dipendenti. Utilizziamo una tecnologia che prende in considerazione molteplici aspetti per determinare la quantità di pacchi che un autista può consegnare in sicurezza durante il suo turno di lavoro. Gli autisti sono assunti dai fornitori di servizi di consegna tramite il CCNL Trasporti e Logistica e percepiscono salari competitivi. Il pagamento delle multe e dei danni ai furgoni non è incluso nell’accordo siglato da Amazon con i suoi fornitori di servizi di consegna. Ma il contratto nazionale Trasporti e Logistica ha definito con chiarezza le regole a questo proposito”.