Guerriglia urbana ieri sera giovedì 9 Gennaio 2025 a Torino: la protesta per Ramy Elgaml, il 19enne deceduto a Milano durante un intervento dei carabinieri, è rapidamente degenerata in violenza. La manifestazione ha visto la partecipazione sia dei centri sociali ovvero di Askatasuna, che di giovani maranza, ovvero immigrati nordafricani di seconda generazione spesso protagonisti di episodi di violenza e tensione urbana.
La manifestazione, partita da Porta Palazzo, è degenerata in scontri violenti con assalti a strutture delle forze dell’ordine.

L’escalation di violenza

Circa mille persone hanno preso parte al corteo. Dopo alcuni slogan contro le forze dell’ordine, una frangia più estrema ha assaltato il commissariato di polizia Dora Vanchiglia, lanciando uova, bottiglie di vetro, bombe-carta e persino uno skateboard. Le forze dell’ordine hanno risposto con una carica di alleggerimento per allontanare i manifestanti violenti.
Il corteo ha quindi sfilato per via Roma, piazza Castello e via Po, per poi arrivare in piazza Carlina, dove ha avuto luogo un secondo assalto alla Caserma Bergia dei carabinieri. In piazza Carlina, la situazione è degenerata in una vera e propria guerriglia urbana, con il lancio di petardoni e bombe-carta, e l’uso di lacrimogeni da parte dei carabinieri per disperdere i manifestanti.

La condanna di Elena Chiorino

La vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha condannato gli atti di violenza: “Chi assalta un commissariato di polizia o attacca un carabiniere è un criminale: non ci sono altri termini per definire chiunque si renda protagonista di violenza nei confronti degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine.”

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