Un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Cuneo ha portato alla luce un grave caso di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al centro delle indagini una cittadina italiana di 64 anni, titolare di un Caf nel cuneese, arrestata ai domiciliari.

Il Caf al centro dell’indagine

L’indagine, avviata a luglio 2023, ha svelato un’organizzazione ben strutturata che sfruttava un Caf per favorire l’ingresso e la permanenza irregolare sul territorio italiano di numerosi cittadini albanesi. La donna, dietro il pagamento di somme di denaro comprese tra 1.500 e 3.500 euro, istruiva e inviava false pratiche per richiedere permessi di soggiorno, sia per motivi familiari che per motivi di lavoro.

False pratiche per migliaia di euro

Nel corso dell’indagine sono state scoperte ben 97 pratiche false, tutte riconducibili al Caf della donna. Le pratiche, compilate con documenti non idonei e privi dei requisiti di legge, avevano lo scopo di ottenere permessi di soggiorno in modo fraudolento.

La titolare del Caf ai domiciliari

La gravità dei fatti ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti della titolare del Caf. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha inferto un duro colpo a questa attività illegale, che sfruttava le necessità dei migranti per trarne profitto.

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