Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Aiuti. il governo Draghi quindi introduce misure urgenti per contrastare gli effetti dei rincari energetici dovuti anche alla crisi ucraina.

Bonus 200 euro

Il decreto Aiuti introduce il bonus 200 euro una tantum per lavoratori e pensionati. E’ un bonus anti-inflazione per lavoratori e pensionati sotto i 35mila euro di reddito. Nel caso dei pensionati, verrà erogato dall’Inps quasi sicuramente a luglio, direttamente assieme alla pensione. Ai dipendenti arriverà direttamente in busta paga tra giugno e luglio grazie ai datori di lavoro, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile.

Si tratta di un provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani. Finanziato con “l’aumento del prelievo straordinario” sulle aziende importatrici e produttrici di energia che hanno realizzato extra-profitti grazie ai prezzi energetici.

Come si ottiene? Al momento il testo del “decreto Aiuti” non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi non si conoscono i dettagli tecnici del bonus. Tuttavia, stando alle parole del premier Draghi e del ministro dell’Economia e delle finanze Franco, non sarà necessario che il cittadino faccia alcuna richiesta.

Bonus bollette

Per quanto riguarda il bonus sul energia elettrica e gas, già prorogato per il secondo trimestre 2022, il decreto aiuti lo estende ulteriormente al terzo trimestre 2022 e sarà attuato dall’ARERA – Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Semplificazioni per le energie rinnovabili


Il decreto Aiuti individua ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e vengono ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti. Inoltre, vengono introdotte misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo. Per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti.

Superbonus 110

La detrazione del superbonus 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. A condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Crediti d’imposta per le imprese

S’introduce un rafforzamento dei crediti d’imposta in favore delle imprese per energia elettrica e gas. Ecco quali sono:

  • Credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Per l’acquisto di gas naturale (decreto-legge n. 21/2022): dal 20 al 25%.
  • Credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale (decreti-legge nn. 4 e 17/2022): dal 20 al 25%.
  • Credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW. Diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (decreto-legge n. 21/2022): dal 12 al 15%.
  • Credito di imposta riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale: 10%.
  • Credito d’imposta per gli autotrasportatori
  • Per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante, il decreto aiuti riconosce un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.

Fondo affitti

Il Governo va in soccorso anche del settore delle locazioni con il decreto Aiuti. Al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, infatti, è assegnata una dotazione di 100 milioni per il 2022.

Misure per gli enti territoriali

Misure in favore di Regioni ed enti locali per il 2022: in ragione dell’aumento dei prezzi dell’energia, il livello del finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato è incrementato di 200 milioni di euro. Per garantire la continuità dei servizi erogati, i contributi già stanziati in favore degli enti locali dal decreto-legge n. 17/2022 sono integrati con 200 milioni di euro (170 milioni in favore dei comuni e 30 milioni in favore di province e città metropolitane).

Misure in favore di Province e Città metropolitane. Sono stanziati 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2024 destinati alle province, alle città metropolitane, alle regioni a statuto ordinario e ad alcune regioni a statuto speciale che hanno subito una riduzione del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT) o RC auto.

Per le grandi città: per rafforzare gli interventi del PNRR, ai comuni con popolazione superiore a 800 mila abitanti sono riconosciuti contributi per un totale di 100 milioni di euro per il 2022, 200 milioni di euro per il 2023 e il 2024, 100 milioni di euro per il 2025.

Per il riequilibrio finanziario di Province, Città metropolitane e Comuni capoluogo di provincia: sono stanziati 30 milioni di euro per il 2022 e 15 milioni di euro per il 2023 per favorire il riequilibrio finanziario delle province e delle città metropolitane in procedura di riequilibrio o in dissesto finanziario.


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