(Adnkronos) –
Ecobonus, auto elettriche, click day, tre “fattori” che hanno determinato il rapido esaurimento dei fondi stanziati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lunedì 3 giugno l’apertura della piattaforma riservata agli incentivi, nell’arco di mezza giornata le richieste sono stati tali da spazzare via gli oltre 200 milioni di euro stanziati.  Per Carlos Tavares, occorre indagare per capire come sia possibile che l’interesse sulle auto elettriche sia stato così grande da causare il tutto esaurito, mentre c’è chi invece ipotizza che l’annuncio degli incentivi, circa sette mesi fa, ha fatto si che molti contratti fossero già “pronti” e si attendesse solo il via libera per richiedere i bonus.  Un portafoglio ordine corposo, con l’interesse dei privati e delle aziende che, visto l’out out dell’Europa, si stanno preparando allo switch finale, endotermico / elettrico.  Secondo il MIMIT non c’è stata alcuna anomali, sono stati effettuati già diversi controlli e i casi “potenzialmente sospetti”, afferma il Ministro Adolfo Urso, sono il 5% circa. Interessante invece notare che il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche, mentre il restante 38% da parte di persone giuridiche (noleggio e car sharing).  Rispetto agli anni passati, c’è una netta inversione di tendenza, nel 2023 erano avanzati i fondi stanziati dal Governo in merito alle auto elettriche, quest’anno al contrario, gli oltre 200 milioni di euro non sono bastati a soddisfare la “curiosità” degli italiani per le EV.  Secondo Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, non c’è da aspettarsi nessun boom delle immatricolazioni, saranno 25-30.000 le auto elettriche immatricolate, un dato in linea con la tendenza del mercato, i benefici effetti del click day saranno spalmati nel corso dei prossimi mesi, con l’immatricolazione e l’arrivo nelle concessionarie, delle auto ordinate con gli incentivi. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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