Speranza indagato per epidemia colposa? Cerchiamo di fare chiarezza. Tutto ha inizio più di un anno fa, della diffusione del Covid, nel marzo 2020. E’ in quella occasione che venne a galla una direttiva europea del 2013. Questa direttiva avrebbe imposto agli stati UE di “sviluppare un piano generico di preparazione a serie minacce transfrontaliere. Che potrebbero costituire un’emergenza sanitaria internazionale”.
Il problema di Speranza
Il governo glissò sulla questione, sebbene le accuse volevano dimostrare che tale direttiva avrebbero arginato eventuali epidemie. La posizione del ministro Speranza pare essere però più grave, in quanto assicurò che il piano fu seguito dall’Italia, mentre invece così non è. Se si trattasse di errore o bugia al momento non è dato saperlo, di sicuro è però grave, soprattutto con quello che successe nei mesi successivi.
Questo è un passaggio chiave che lascia perplessi anche di fronte alla riconferma del Ministro nel nuovo governo Draghi.
La Procura di Bergamo però aprì un fascicolo di indagine.
L’indagine della Procura per epidemia colposa
I magistrati oggi sarebbero pronti a far partire vari avvisi di garanzia per Epidemia colposa. I magistrati, coordinati da Maria Cristina Rota, accuserebbero quindi il ministro e alcuni dirigenti del ministero della Salute. L’indagine non si è fermata e si contesta proprio il fatto di non aver adempito alla direttiva europea.
La notizia è stata riportata da Il Giornale e, di seguito, da altre testate nazionali e locali. I nomi emersi dalle fonti interne della Procura bergamasca sarebbero proprio quelli di Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo. Ovvero tutti i Ministri della Salute dal 2013 ad oggi.
Nella lista dei destinatari degli avvisi di garanzia ci sarebbe anche Claudio D’Amario, Direttore Generale della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute dal febbraio 2018. Nonchè il suo predecessore, Ranieri Guerra (indagato per le false dichiarazioni sul report Oms). Ma anche Silvio Brusaferro, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità. Poi Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza e Giulio Gallera, ex assessore al Welfare in Lombardia.
Una situazione paradossale: gli stessi che ci hanno chiuso in casa per quasi un anno potrebbero avere grossi guai con la legge. Se così sarà… chi risarcirà i cittadini?