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Un grande manifesto e un paio di scarpette, entrambi rossi, affissi al cancello di ingresso del comitato regionale della Cri Sicilia. Anche quest'anno in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, da oggi e sino a domenica prossima tutta la Croce Rossa e il Comitato regionale della Sicilia sostengono la lotta contro la violenza sulle donne, promuovendo un’iniziativa dedicata all’informazione e diffusione del 1522, il numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking, attivato nel 2006 dal dipartimento per le Pari opportunità per fare riflettere sull’importanza della prevenzione, ma anche sul coraggio che ogni donna dovrebbe avere nel denunciare chi le fa del male. Il numero '1522', che richiama il claim 'Non sei sola esci dal silenzio' "rappresenta un’ancora di salvezza per le donne", dice Luigi Corsaro, presidente regionale della Croce Rossa siciliana. Il 1522 è un numero multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e russo) e a cui risponde personale esclusivamente femminile, formato specificatamente per questa tematica. E' attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, accessibile gratuitamente ed è fruibile da parte delle donne nell’assoluto anonimato. "Ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza rispetto alle molteplici forme con cui si manifesta la violenza – sottolinea Corsaro – per prevenire atti unilaterali estremi e da cui non si può più tornare indietro". Offre un servizio di accoglienza telefonica specializzata, strutturata su varie tappe iniziando con l’ascolto, poi l’analisi della domanda e successivamente fornisce le prime indicazioni e i suggerimenti utili di cui anche le informazioni legali. Tanti i testimonial, in tutti i settori, che hanno aderito alla campagna. E per far si che il 1522 abbia una diffusione il più estesa possibile all'iniziativa hanno partecipato anche alcuni interpreti individuati dai Consolati. Un grande manifesto rosso, composto da frasi con tutti i 'se' che richiamano ogni atto di violenza contro le donne, sarà appeso al cancello del Comitato regionale della Cri Sicilia, in via Piersanti Mattarella, a Palermo. Assieme al manifesto anche un paio di scarpette rosse, simbolo delle lotta per i diritti delle donne, grazie all'installazione che nel 2009 realizzò l’artista messicana Elina Chauvet contro i femminicidi. Per terra o appese al cancello della Croce Rossa, saranno posizionate delle bambole rotte, che riprendono una tradizione indiana secondo la quale, ogni volta che una donna subisce violenza, una bambola viene affissa sulla porta della sua casa. "Chiunque abbia la possibilità di recarsi al cancello, può appendere la sua bambola o un paio di scarpe rosse come testimonianza della lotta contro la violenza", spiegano dalla Cri Sicilia, che invita chiunque lo desideri a pubblicare un video della durata massima di 40 secondi in cui possa declamare le frasi del tabellone o riproporre il testo sui seguenti profili social: ♯rossoCri ♯1522 ♯unitaliacheaiuta. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)