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Ferrari è un marchio sinonimo di performance e di esclusività. Non è un caso, dunque, che anche la sua marcia verso utili e ricavi record, proceda a gonfie vele. Nel primo trimestre dell’anno, Ferrari ha raggiunto un utile netto pari a 352 milioni, per una crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ricavi per 1,585 miliardi (+10,9%). Sono sostanzialmente stabili le consegne dei suoi splendidi modelli rispetto al 2023, il Marchio del Cavallino Rampante nel Q1 2024 ha immatricolato 3.560 unità. Se le stime per il 2024 sono confermate, il titolo di Maranello a piazza affari è sceso sotto le aspettative, secondo gli analisti, la redditività è minore delle attese. Tutto ciò è avvenuto dopo la pubblicazione dei conti dove Ferrari ha deluso per ebitda margin al 38,2% contro il 38,7% previsto, oltre che sull’ebit margin al 27,9% contro il 28,5% atteso. Un SUV e una Spider, la Purosangue piace così come la Roma Spider. Ottimo anche il riscontro della “piccola di casa”, la 296 in configurazione GTS e GTB piace non solo per via delle sue altissime prestazioni ma anche per un design in pieno stile Ferrari. Giungono a fine ciclo vita le 812 GTS ed SF90 Stradale, mentre la Portofino M esce di produzione. Le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Ferrari, Benedetto Vigna, lasciano chiaramente intendere la futura strategia del Marchio. La Cina per la Casa di Maranello è importante ma non il motore della crescita, mentre Taiwan dimostra di crescere oltre le aspettative. Secondo l’AD, la Cina è un mercato che va curato con attenzione e dedizione ma è un mercato giovane dove ogni anno vengono immatricolate circa 1.000 Ferrari
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