La fiamma tricolore nel simbolo di Fratelli d’Italia continua a suscitare dibattiti accesi, dividendo dirigenti, sostenitori e osservatori politici. Questo elemento grafico, profondamente legato alla storia del Movimento Sociale Italiano (MSI) e a figure come Giorgio Almirante, rappresenta un simbolo identitario per molti elettori. Tuttavia, l’ipotesi di rimuoverlo dal logo del partito è stata sollevata, scatenando reazioni forti.

La posizione di Giuliana De’ Medici Almirante

Giuliana De’ Medici Almirante, portavoce della Fondazione Giorgio Almirante, ha espresso una posizione chiara: «La fiamma tricolore è un simbolo di cuore e affetto, rappresenta un mondo politico e personale che non può essere dimenticato». Durante i suoi incontri pubblici, ha sottolineato quanto l’ereditĂ  di Giorgio Almirante sia ancora oggi fonte di emozione e rispetto tra molti italiani.

La Russa: «Finché sono vivo, la fiamma resta»

Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha ribadito con fermezza: «La fiamma non si tocca almeno finché sono vivo». Pur lasciando intendere che, in futuro, il simbolo potrebbe essere oggetto di discussione, La Russa si è schierato contro ogni modifica imminente. Le sue parole riflettono un attaccamento profondo a un simbolo che, per lui, rappresenta un pilastro della storia del partito.

Dibattiti interni e tabĂą

Le dichiarazioni di Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, hanno riacceso il dibattito: «La fiamma appartiene a una storia passata. Arriverà il momento in cui la toglieremo, ma non sarà presto». Tuttavia, questa posizione ha incontrato una forte resistenza all’interno del partito. Il simbolo continua a essere un tema identitario, capace di suscitare reazioni accese e viscerali tra i dirigenti e la base elettorale.

Questione di identitĂ  o strategia politica?

L’attaccamento alla fiamma non è solo una questione emotiva. Storicamente, questo simbolo ha garantito una fedeltà elettorale stimabile in almeno il 2% degli elettori, un dato che rappresenta uno zoccolo duro fondamentale per il partito. La rimozione del simbolo potrebbe aprire spazi per movimenti politici alternativi a destra, come già avvenuto in passato con figure come Pino Rauti e Francesco Storace.

Il futuro della fiamma nel logo di Fratelli d’Italia

Mentre la premier Giorgia Meloni si trova a guidare un partito in continua evoluzione, la fiamma tricolore resta un punto fermo. Con una destra italiana ancora fluida, la sua rimozione rischierebbe di disperdere un’eredità storica e culturale che rappresenta un valore aggiunto per il partito. Per ora, ogni decisione sembra rinviata, con una leadership determinata a mantenere intatti i legami con il passato.

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