(Adnkronos) – SarĂ  un weekend all'insegna del gelo artico per l'Italia, annunciano i bollettini meteo, mentre si avvicinano i 'giorni della merla', quelli che per convenzione basata sul credo popolare sono attesi come i giorni piĂ¹ freddi dell'anno. Come prepararsi ad accoglierli limitando il rischio di malanni stagionali per i bambini? Lo suggerisce il pediatra Italo Farnetani che invita, fra le altre cose, a fare attenzione a sottovalutate fonti di contagio. Su tutte, una 'insospettabile': il telefonino.  "Con l'arrivo del freddo, previsto per il weekend di oggi e domani sono tre i consigli per i genitori. Sono semplici contromisure a cui spesso non si pensa. Anzi, talvolta si fa proprio il contrario – spiega all'Adnkronos Salute il professore ordinario di pediatria dell'UniversitĂ  Ludes-United Campus of Malta -. Organizziamoci invece per convivere con il freddo evitando di favorire la diffusione delle malattie". La linea guida che deve diventare un 'faro' per le famiglie? "E' che non è il freddo cioè le basse temperature a far ammalare – rassicura Farnetani -. La maggior possibilitĂ  di contagio si ha quando si sta in ambienti chiusi". Il vero nemico, nei fatti, potremmo dunque essere noi, piĂ¹ che la colonnina al mercurio in discesa libera. Da qui quelli che Farnetani definisce "tre consigli d'oro". "Il primo è che, anche quando è molto freddo, le finestre delle stanze vanno aperte", ribadisce. La durata giusta di ventilazione? "Almeno 45 minuti al giorno – stima il pediatra – per allontanare sia l'aria 'riciclata' che gli agenti infettanti. Teniamo presente che ogni persona nell'arco di una giornata attraverso la respirazione via naso-bocca utilizza – perciĂ² 'inquina' – l'equivalente dell'aria contenuta in una stanza di 3 metri per 3", calcola. "Serve pertanto aria pulita e soprattutto quella proveniente dall'ambiente esterno proprio grazie all'apertura delle finestre". Un'operazione che consente anche di "umidificare". Ed è importante, assicura l'esperto, perchĂ© "l'aria secca determinata dai riscaldamenti tiene in alto le particelle di polvere cariche di agenti infettivi, mentre l'area umida appesantisce le particelle di polvere e di conseguenza queste cadono al suolo e non possono essere piĂ¹ inspirate".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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