Si è svolta questo pomeriggio la manifestazione statica davanti al tribunale di Torino Bruno Caccia, per il “diritto dei bambini alla propria famiglia”. Il presidio è organizzato dal “comitato uniti per i bambini” che denuncia “il business che vi sarebbe dietro un sistema che mira a togliere i bambini alle famiglie. Al solo scopo di guadagno”.
Una cinquantina di persone ha partecipato e alcuni lumini, in maniera simbolica, sono stati appoggiati davanti al tribunale.
Salvatore Salerno, presidente del comitato e promotore dell’iniziativa dichiara: “Noi e tutte le associazioni aderenti chiediamo che si ritorni ad uno stato di Diritto. Che le comunità siano chiuse come prevedeva già la legge del 149 del 2001, che sia garantito un equo processo. Che la legge sia rispettata e che la procura indaghi su queste criticità, riconosciute anche dalla Commissione parlamentare di inchiesta sugli affidi. Noi cittadini siamo a fianco della Procura a sostegno della giustizia”.
Presente anche Matteo Rossino, responsabile politico di Torino per Italexit: “Siamo qui – dichiara Rossino – per chiedere di mettere fine a questo business sulla pelle dei bambini. Bibbiano è il simbolo di un sistema marcio presente in tutta Italia. La famiglia – conclude,quella formata da mamma e papà, deve tornare al centro dell’interesse nazionale e le istituzioni devono difenderla non distruggerla come accaduto fino ad ora”.
Presente anche l’ex Senatrice Roberta Ferrero, ora vice segretario della Lega della provincia di Torino: “abbiamo messo in contatto le associazioni con la commissione parlamentare infanzia. Siamo andati avanti in Piemonte con ‘allontanamento zero’. Trovo però aberrante che dei bambini possano essere sottratti alle famiglie con troppa facilità. Ciò deve assolutamente finire e bisogna ristabilire la centralità dei diritti dei bambini”.