(Adnkronos) – “E’’ iniziata l’era della human connection, è iniziata una nuova epoca”. A dirlo all'Adnkronos/Labitalia il fondatore e presidente di Protom Fabio De Felice a margine del suo intervento al Ces di Las Vegas, la più grande fiera tech negli Stati Uniti e nel mondo che si conclude oggi, al confronto sul futuro e sugli impatti dell'intelligenza artificiale organizzato dall’Ice, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Fabio De Felice è tra i principali esperti italiani di digitalizzazione delle imprese ed insegna Ingegneria degli impianti industriali all’Università Parthenope di Napoli ed negli ultimi 5 anni ha partecipato alla redazione delle raccomandazioni ai governi della taskforce Digitalization del B20, il Business forum del G20. Protom è la prima KTI (knowledge Technology Intensive) company italiana e offre un mix unico di competenze diverse che operano in maniera integrata: knowledge development, digital transformation, advanced engineering e smart manufacturing. Grazie ai suoi due Lab attivi nel campo della r&d e dell’innovation, produce innovazione di prodotto e/o processo per i suoi clienti e, nel contempo, prodotti innovativi che porta direttamente al mercato. Tra i clienti ha realtà come Abb e-mob, Enersys, Leonardo, Airbus, Atr, Hitachi rail, Accenture, Ntt data, Gi Group, ecc. Per ciò che attiene ai numeri, l’azienda dispone di 280 collaboratori e ha sedi a Napoli e Milano; il suo volume d’affari ha raggiunto i 40 Ml di euro nel 2022 e le sue proiezioni di crescita al 2025 sono superiori al 30%. L’azienda è certificata Elite, il programma di Borsa Italiana per le aziende ad alto potenziale ed è entrata in TechShare è il programma di preparazione alla quotazione di Euronext dedicato alle società tecnologiche. Protom è dunque un punto di riferimento in Italia nel campo dell’innovazione; ha conseguito 6 brevetti nell’ultimo biennio ed ha già spin-offato due nuove società cui ha conferito le sue tecnologie innovative: Scuolab e Protom Robotics, la prima attiva nel campo dell’Edutech mentre la seconda opera nel settore della robotica sociale.  “Se il 2023 – spiega – è stato l’anno dell’intelligenza artificiale generativa, con progressi sorprendenti che hanno colto di sorpresa in tanti il 2024 sarà l’anno dell’human connection e degli agenti dell’Intelligenza Artificiale. Abbiamo oggi macchine che comprendono il nostro sistema operativo, il linguaggio e sono pertanto in grado di interagire con noi e noi capaci di sfruttare le loro capacità senza essere dei programmatori, con il nuovo anno essendo tutto ‘all on’ volendo citare il claim del Ces, la possibilità di integrare completamente le macchine nel nostro quotidiano sia esso domestico o lavorativo, diventa una realtà ineludibili. Siamo in un momento cruciale in cui la tecnologia non è solo uno strumento: è un ponte che ci collega gli uni agli altri come mai prima d’ora ed espande le nostre esperienze. Quello che emerge a Las Vegas è la velocità con cui un’innovazione ambisce a modificare radicante le nostre certezze i nostri costumi il nostro agire".  "Penso – sottolinea – a un caso che come quello di R1, il nuovo dispositivo tascabile lanciato Rabbit inc, la nuova startup di intelligenza artificiale che ambisce a sostituire non solo gli assistenti virtuali come Alexa o Siri, ma l’intero mondo degli smartphone". A Las Vegas Protom ha presentato, nel padiglione organizzato dall’Ice, il Classmate Robot: il robot umanoide sperimentato nelle scuole italiane che migliora l’apprendimento e l’ambiente di lavoro didattico, un nuovo compagno in classe di supporto sia agli studenti che ai docenti, come hanno dimostrato i risultati della sperimentazione.  “Si tratta – commenta Fabio De Felice – di un importante risultato che ha premiato l’evoluzione del prodotto robot umanoide, dopo il successo della versione dedicata al mondo della scuola, ossia Classmate robot. Quest’ultimo, infatti, frutto di un complesso lavoro condotto da un team integrato di ingegneri, docenti universitari, professori ed alunni delle scuole di 2° grado, ha scientificamente dimostrato il vantaggio apportato ai processi di apprendimento attraverso la sua sperimentazione condotta in cinque scuole per l’anno scolastico 2022-2023, distribuite su tutto il territorio nazionale. Il social robot si è dimostrato un compagno di classe unico e coinvolgente, con numerosi benefici per docenti e alunni. Lezioni appassionanti, interattive e dinamiche hanno avvicinato sempre più gli studenti a materie spesso complesse e di difficile apprendimento”. Classmate robot oggi è un prodotto acquistato da molte scuole italiane, con prospettive di crescita sul mercato dell’istruzione molto significative, anche grazie alla forte spinta del Pnrr sulla digitalizzazione dei processi di apprendimento. “L’intelligenza artificiale generativa – aggiunge Fabio De Felice – ha enormemente amplificato la capacità del nostro prodotto di adattarsi ad ogni contesto sociale entro il 2025 consentiremo al nostro robot di muoversi liberamente nello spazio, sia indoor che outdoor”. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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