(Adnkronos) – Implementare strategie di manutenzione predittiva mirate a prevenire guasti e malfunzionamenti. In questo modo, è possibile ridurre i gravi incidenti che in diversi settori industriali provocano lesioni o decessi. In questi giorni è balzato nei fatti di cronaca il terribile incidente che ha causato la morte di 5 lavoratori a Casteldaccia, vicino a Palermo. L'integrazione delle cosiddette tecnologie abilitanti, tratto distintivo della quarta rivoluzione industriale che il mondo sta vivendo, non solo incrementa l'efficienza, ma promuove anche soluzioni sostenibili per gli ambienti lavorativi. L’impiego dell’IoT e l’automazione dei processi garantiscono un sempre minor coinvolgimento delle persone nelle attività pericolose per la salute, che è a tutti gli effetti un vantaggio notevole di questa rivoluzione. L’interconnessione costante tra dispositivi e il conseguente scambio di informazioni in real time, può aiutare a fornire a chi lavora indicazioni utili a prevenire incidenti e ad aiutare, quando sia necessario, in caso questi si verifichino. L’internet delle cose crea un ambiente sistemico tra oggetti, processi industriali e esseri umani, dove le informazioni sui parametri vitali dei lavoratori che indossano dispositivi wearable, la presenza di aree pericolose dove accedere soltanto in determinate condizioni di sicurezza , o ancora un veicolo in movimento, contribuiscono in modo sostanziale alla sicurezza attraverso sistemi di notifica e allerta ai supervisori o responsabili della sicurezza così che qualora vi sia necessità possano attivare i soccorsi nel minor tempo possibile. L'adozione delle tecnologie abilitanti dell'Industria 4.0 in Italia mostra una diffusione significativa, soprattutto tra le grandi imprese e in modo particolare in alcuni settori chiave. Automotive e aerospazio sono tra i settori più avanzati nella trasformazione digitale, grazie alle loro esigenze di tempi di produzione stringenti e controllo qualitativo elevato. Diversamente il sistema delle piccole e medie imprese (PMI), anche in assenza di politiche industriali e di investimento mirate, sembra mostrare una maggiore resistenza nell'adozione di determinati standard, spesso subordinata anche alla percezione personale e alle competenze e capacità del singolo imprenditore. Come possono pertanto le nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale evitare che episodi come quello di Casteldaccia possano avvenire? A fare il punto sul tema il Presidente dell'ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, ai microfoni del TG1 Mattina, ha evidenziato come "l'impiego di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale possono analizzare in tempo reale dati provenienti da varie fonti, come incidenti precedenti, dati meteorologici e condizioni ambientali, individuando correlazioni che potrebbero indicare situazioni di pericolo imminente. L'impiego ad esempio di robot e droni, grazie alle IA, potranno provvedere a fare interventi diretti di manutenzione in contesti che sarebbero troppo pericolosi per gli esseri umani, come tralicci, cavalcavia, ambienti esposti al rischio di frane, ma anche aree contaminate. Ognuna di queste applicazioni ha bisogno di essere studiata e regolamentata, ricordando l'importanza anche della sicurezza dei dati per proteggere informazioni sensibili, legate alla raccolta e all’analisi dei dati, necessarie per l’efficacia dell’IA". Conclude così il Presidente Ferrieri. Di particolare interesse anche l'utilizzo delle esperienze immersive, l’addestramento virtuale e le simulazioni alimentate dall’intelligenza artificiale ad esempio possono diventare potenti strumenti per rendere più efficienti i corsi di formazione dei lavoratori in materia di sicurezza. Queste tecnologie dispongono di esperienze immersive e interattive che permettono ai lavoratori di acquisire competenze pratiche in diverse situazioni di lavoro. Senza dimenticare tuttavia il divario di competenze, in quanto è doveroso garantire che i lavoratori siano adeguatamente formati per interagire con le tecnologie dell'IA. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)