Il 30 Novembre al Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino si è svolto il primo Future Gaming Lab, un laboratorio di idee imprenditoriali nel mondo del gaming. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di accompagnare in un percorso guidato degli aspiranti imprenditori, in modo da trasformare nuove idee in un vero e proprio business all’interno del mondo videoludico.

Una volta scelti i sette progetti tra le decine di candidature presentate, l’Osservatorio Italiano Esports (OIES) e Talent Garden hanno creato dei tavoli tematici, dove i partner che hanno sposato questo progetto hanno avuto il compito di valutare le proposte e successivamente dare indicazioni su come realizzarle nel miglior modo possibile.

Nello specifico, Djungle Studiosi è occupata degli sviluppi dei modelli di business, LT42 ha dato il suo parere sugli aspetti legali da tenere in considerazione, Aries Tech invece, ha preso l’impegno di indicare come realizzare processi digitali e del web3. OIES e Talent Garden, oltre ad essere gli organizzatori dell’evento, si sono presi la briga di curare le strategie gaming di tali progetti e il loro business development.

Un breve excursus dell’industria videoludica

Un’iniziativa di questo tipo è evidenza di come l’industria del gaming abbia fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Se tra gli anni ‘80 e ‘90 le prime console domestiche erano distribuite con scopo esclusivamente ricreativo, oggi soprattutto dopo l’avvento di internet, il mondo dei videogame si è trasformato in una vera e propria opportunità di business.

In questo senso, l’avvento del web è stato un vero e proprio spartiacque in grado di rivoluzionare ogni aspetto delle nostre vite, a maggior ragione il mondo del gaming in tutte le sue forme. Se oggi i casinò online permettono di ricreare sensazioni simili a quelle che si provano a un vero tavolo da gioco senza dover effettuare spostamenti, è proprio grazie ai passi da gigante che le connessioni internet hanno fatto nell’ultimo decennio.

D’altro canto, se trent’anni fa giocare al Super Nintendo era un’attività da poter svolgere al massimo con la compagnia di qualche amico, oggi sono addirittura nate nuove figure professionali come i pro gamer o gli streamer, che grazie alla nascita di piattaforme streaming come Twitch si guadagnano da vivere trasmettendo in live le loro sessioni da gaming.

Insomma è evidente come l’evoluzione digitale stia rivoluzionando l’industria videoludica, al punto che ormai fiere, laboratori e conferenze sul mondo degli Esports sono quasi all’ordine del giorno.

Anche figure politiche, come l’ex deputata Mirella Liuzzi, sostengono che questo settore abbia un enorme potenziale in diversi ambiti, come testimoniano le sue parole durante l’edizione 2021 di Level Up – Developer Conference, conferenza internazionale dedicata all’ideazione e allo sviluppo di videogiochi, organizzata da AIV – Accademia Italiana Videogiochi: ”I videogiochi, se utilizzati in modo appropriato, ossia integrati con la tradizionale attività didattica, possono essere un importante strumento di apprendimento, soprattutto in un’ottica di esperienza collettiva”. Dichiarazioni che confermano, in caso ce ne fosse bisogno, la centralità del gioco nell’epoca in cui viviamo.

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