Il Questore di Torino Giuseppe De Matteis, con l’intervista di oggi sulla Stampa si è ritagliato un posto significativo nella storia del nostro Paese. Assumendosi l’onere di interpretare in modo autentico la realtà quotidiana che affrontano i poliziotti di Torino e, per quanto ci consta, non solo, ha lanciato un messaggio di importante sensibilizzazione sulle continue violenze perpetrate da quegli extracomunitari delinquenti nei confronti dei poliziotti.
Pugni, calci, morsi alle dita sono solo alcuni esempi della lotta quotidiana che devono ingaggiare i poliziotti di Torino per assicurare questi criminali stranieri alla giustizia. Giustizia che, purtroppo, a causa di una impunità anch’essa diffusa, non dissuade ma incoraggia questi stranieri ad agire sempre più con violenza verso le forze dell’ordine, protetti molto spesso dal solito vittimismo razziale, creato ad arte da alcuni irresponsabili “buonisti”.
Come dice giustamente il Questore di Torino, leggi di alto livello normativo del nostro Paese, ma lontane dalle reali esigenze di sicurezza dei cittadini che, come successo recentemente, consentono bellamente di liberare, quasi immediatamente, l’autore di un’aggressione ad un poliziotto. Uno dei numerosi casi tristemente alla ribalta.