(Adnkronos) – “L’intelligenza artificiale ci permette di prendere tutte le informazioni, che rappresentano la parte razionale, e di trasformarle in qualcosa che è estremamente contenutistico. L’Ai non tiene conto, però, delle emozioni che sono dentro questi contenuti. La parte di risk management ci permette di entrare dentro l’emozione all’interno del contenuto e di prendere piena consapevolezza di come l’intelligenza artificiale sta producendo quei risultati e sta utilizzando l’informazione”.  E' la visione di Giuseppe Santonato, Partner EY Italia Technology Consulting, AI & Data, che ha curato la sessione 'L’intelligenza artificiale: automatizzare la gestione del rischio e gestire il rischio della tecnologia. Una dicotomia trasformativa', tenutosi nell’ambito della prima edizione italiana degli EY Risk Transformation Awards, il riconoscimento EY dedicato alle imprese che si sono distinte nella gestione del rischio legato alle incalzanti trasformazioni odierne negli ambiti corporate compliance, sostenibilità e digital transformation. Gli EY risk transformation awards si sono svolti presso Allianz MiCo di Milano, in occasione del Global Risk Forum. “L’intelligenza artificiale ha spiegato – non è solo IT, è infatti pervasiva su tutta l’azienda e, perchè ciò avvenga, bisogna avere un approccio orientato alla gestione del comportamento umano. Il risk management opera in questa modalità per l’intelligenza artificiale e sarà l’acceleratore che permetterà di rendere l’intelligenza artificiale e tutte le sue applicazioni sempre più diffuse all’interno di qualsiasi organizzazione, dalla nostra scuola alla nostra università. Gli enti regolatori avranno gli elementi per valutare e misurare come l’intelligenza artificiale opera ma soprattutto per rendere tutte le persone sicure e consapevoli di quello che produce l’intelligenza artificiale”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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