(Adnkronos) – E' stata aperta anche un'indagine interna sull'incendio dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli in cui venerdì sera è scoppiato un incendio che ha provocato la morte di 3 persone e il trasferimento dei pazienti in altri nosocomi della regione". "Un’indagine disciplinare interna che servirà anche a capire se la ditta incaricata ha ritirato i rifiuti e se lo ha fatto nel giorno e nelle ore stabilite", ha fatto sapere Giorgio Giulio Santonocito, direttore generale della Asl Roma 5, intervenendo in diretta nel corso della trasmissione di Rai 1 Storie Italiane.  "L'impianto di sicurezza antincendio è ora sotto indagine – ha fatto sapere Santonocito – Certamente, molte delle cose che sono state dette sono parzialmente imprecise. Le squadre antincendio c'erano. L’impianto era costantemente in manutenzione ed era stato revisionato. Il piano di evacuazione esiste: ce lo hanno confermato i tecnici".  E "le porte tagliafuoco erano state revisionate da poco tempo, altre erano state sostituite, alcune erano in ordinazione, quattro o cinque, e stavano per arrivare. Chi è entrato ci ha detto che le porte sono state trovate funzionanti. Anche qui non significa che tutte abbiano funzionato. Alcune potrebbero essere state ostruite da qualche ostacolo fisico caduto durante l’incendio. Questo potrà essere accertato solo dalle indagini", ha detto ancora Santonocito aggiungendo: "Non mi permetto di smentire quello che hanno scritto i giornali. Sarebbe scorretto e arrogante smentire da parte mia alcunché" Intanto dal canto suo la Procura di Tivoli disporrà una maxi consulenza in relazione all’incendio. Gli accertamenti, per ricostruire quanto avvenuto, con tutta probabilità riguarderanno il funzionamento dell’impianto antincendio e dei sistemi di sicurezza presenti nel nosocomio.  I pm coordinati dal procuratore Francesco Menditto hanno conferito l’incarico al medico legale e al tossicologo per le autopsie che si svolgeranno nei prossimi giorni. Nel fascicolo, avviato subito dopo l’incendio si procede per omicidio plurimo colposo e incendio colposo ancora a carico di ignoti. Questa mattina intanto si è svolto un vertice fra inquirenti e investigatori a cui hanno partecipato i pm della procura, i vigili del fuoco, i poliziotti della squadra mobile e del commissariato. Intanto continua l’audizione dei testimoni e sono stati acquisiti una serie di atti e documenti.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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