Il 5 Maggio 2021 si è svolta la maxi operazione di polizia giudiziaria Plarinum-Dia contro la ndrangheta, coordinata dalla procura distrettuale di Torino. Ha portato all’arresto di 33 persone in Italia e Germania.

Tra le intercettazioni telefoniche sarebbe emerso che uno degli arrestati, Giuseppe Vazzana, avrebbe avuto dei contatti telefonici con l’attuale sindaco di Chivasso Claudio Castello.

Dalle Intercettazioni telefoniche risulta che l’imprenditore si fosse messo in contatto con il sindaco per l’acquisizione del Bar Nimbus. Successivamente gli agenti hanno scoperto che Vazzana si sarebbe rivolto a Castello per ottenere anche l’acquisizione del campetto di calcio. Nel Campus delle Associazioni ex TAV.

Chivasso, Gianluca Gavazza (Lega) commenta così l’operazione contro l’ndrangheta

“In questi anni si è parlato molto di legalità e i fatti di questi giorni dimostrano che bisogna tenere sempre alta la guardia. Sono garantista ed ho piena fiducia nella giustizia. Non posso che augurare alla mia città natale, già provata da un anno di pandemia, di non dover rivivere brutte situazioni già subite in passato. Quando un comune come Chivasso viene colpito da situazioni come queste, purtroppo non nuove per il nostro territorio, ci rimette. Economicamente e come danno d’immagine, l’intera popolazione, nessuno escluso”.

“Il problema non è chi si dimette o chi si dimetterà, chi verrà indagato o chi verrà colpevolizzato per i fatti. Il vero problema è che da oggi il comune di Chivasso rischia lo scioglimento dell’amministrazione comunale. Nulla di peggio per la città sarebbe avere un’amministrazione accusata di infiltrazioni di stampo mafioso. Perché si rischierebbe, in un momento già precario e con tutti i problemi quotidiani per le attività produttive e anche per la politica, di avere un comune fermo. Gestito da commissari che possono occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione”.

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