Antonio Borrini, volto noto a Torino e non solo, è stato tra i più presenti e attivi nelle manifestazioni contro il Green Pass. La sua voce, spesso al microfono nelle piazze, è diventata simbolo di un dissenso civile che non ha accettato compromessi.
Oggi quella voce si trasforma in un libro: il 15 ottobre 2025 uscirà Infamia di Stato, un’opera che non è solo memoria personale, ma anche testimonianza collettiva.
Un’uscita dal forte valore simbolico
La scelta della data non è casuale. Il 15 ottobre segna il quarto anniversario dell’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro, una misura che, secondo Borrini, ha rappresentato “una delle pagine più buie della Repubblica”.
Con questo libro, l’autore intende “restituire dignità e voce a chi è stato emarginato, escluso o discriminato in quei mesi”.
Infamia di Stato non è un testo accademico, ma un racconto diretto, scritto “senza compiacere nessuno”. È un atto di accusa contro le ingiustizie subite da milioni di italiani, ma anche un invito a non dimenticare e a riflettere su quanto accaduto.
La prefazione di Francesca Totolo
Ad accompagnare il lavoro di Borrini c’è la prefazione di Francesca Totolo, giornalista e scrittrice, che rafforza la cornice del libro ricordando quanto sia importante preservare la memoria di quel periodo.
Borrini sottolinea che Infamia di Stato non è solo suo, ma appartiene a tutti coloro che hanno vissuto quel tempo senza piegarsi. Un modo per ribadire che quella ferita alla democrazia non può essere archiviata come semplice “necessità”.
Dove trovarlo
Il libro sarà disponibile dal 15 ottobre 2025 esclusivamente su Amazon.




































