(Adnkronos) – L'episodio del presunto insulto razzista rivolto dal difensore dell'Inter Francesco Acerbi al napoletano Juan Jesus non è una vicenda isolata nel mondo del calcio italiano, anche se i casi di razzismo tra colleghi calciatori sono decisamente più rari rispetto agli insulti di matrice razziale rivolti dal pubblico ai giocatori quasi sempre della squadra avversarie. Ci sono stati due precedenti nei campi da calcio del nostro Paese. Poco più di tre anni fa, esattamente il 17 gennaio 2021, durante Sambenedettese-Padova, gara valida per la 19/a giornata del girone B di Serie C, Shaka Mawuli, centrocampista ghanese della squadra marchigiana, ha denunciato insulti razzisti da parte di Claudio Santini, attaccante del club veneto. Dopo la denuncia da parte del direttore tecnico della Samb, Giovanni Improta, la Procura della Figc ha aperto un'inchiesta, che si è chiusa qualche mese dopo, anche perché non c'erano immagini televisive, con la squalifica di 10 giornate per Santini. Meno di un mese prima, il 22 dicembre 2020, nel corso del match di Serie B fra Pisa e Chievo l’attaccante dei toscani Michele Marconi si è rivolto verso il centrocampista dei clivensi Joel Obi, con le parole, 'la rivolta degli schiavi'. Anche in quel caso la Procura federale ha aperto un'indagine che ha portato al deferimento di Marconi e poco dopo a una squalifica di 10 turni. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)