Una bimba è nata con l’intestino al posto del polmone ed è stata salvata, nel giorno di Pasqua, dai medici della Città della Salute di Torino. Una bambina, di 17 mesi, era ricoverata sin dalla nascita affetta da una rara forma di ernia diaframmatica.

Una storia con un splendido lieto fine, avvenuta nel giorno di Pasqua alla Città della Salute di Torino. Ricoverata sin dalla nascita, la piccola Daria Maria affetta da una rarissima e grave forma di ernia diaframmatica, è stata operata con successo dall’equipe dell’ospedale Molinette.

Bambina nasce con l’intestino al posto del polmone, la storia

Una storia che inizia ben prima della sua nascita. Alla ventesima settimana di gestazione, all’ecografia sulla mamma viene riscontrata nel feto la presenza di un’ernia diaframmatica congenita. Una rara malformazione in cui, a causa di un ‘buco’ nel diaframma, l’intestino può spostarsi nel torace e compromettere il normale sviluppo dei polmoni.

La donna viene quindi presa in carico dall’équipe di diagnostica prenatale dell’ospedale Sant’Anna. La gravidanza viene monitorata sino alla nascita della bimba nel novembre 2019. Dopo 2 giorni Daria Maria viene sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di correzione dell’ernia diaframmatica dal direttore della Chirurgia pediatrica Fabrizio Gennari e dalla sua équipe.

Una lunga e non semplice degenza. Infatti nel corso dei mesi la situazione respiratoria si complica e la piccola sviluppa progressiva insufficienza epatica.

La mamma e il papà, sostenuti anche dalla straordinaria voglia di vivere della loro bimba, non si arrendono. La piccola viene inserita in lista d’attesa per un trapianto di fegato. Un operazione che si presenta da subito ad altissimo rischio.

Il contagio da Covid 19

L’organo idoneo si prolunga per mesi, durante i quali la piccola guerriera contrae e supera anche l’infezione da Covid 19.

Grazie al Coordinamento regionale trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso), finalmente nel novembre 2020, a Covid superato, arriva il fegato ideale, proveniente da un donatore anch’esso reduce da Covid. Si procede così al trapianto.

Tra qualche giorno finalmente arriverà il momento tanto atteso della dimissione dopo un ricovero che dal giorno della nascita è durato ben 17 mesi.

Adrian Anghel, romeno 37enne, papà di Daria Maria

‘La prima cosa che faremo quando tornerà a casa sarà quella di portarla in un parco, per farle vedere il sole, gli alberi, le foglie e la natura’.

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