(Adnkronos) –
L'attacco di Israele nel sud della Striscia di Gaza durerà diverse settimane e solo a gennaio 2024, probabilmente, si trasformerà in un'operazione di intensità inferiore con raid localizzati per colpire obiettivi specifici di Hamas. E' lo scenario che delineano fonti degli Stati Uniti alla Cnn. Un membro dell'amministrazione di Joe Biden, in particolare, esprime preoccupazione per i possibili sviluppi nelle prossime settimane. Washington ha avvertito Israele in maniera "netta" e "diretta": le forze di difesa (Idf) non possono utilizzare nuovamente le strategie impiegate nell'offensiva nel nord della Striscia di Gaza e devono agire per ridurre al minimo le vittime civili. Le parole del segretario alla Difesa, Lloyd Austin, sono state esplicite: Israele "può vincere in una guerriglia urbana solo se protegge i civili". Il sostegno americano "non è in discussione" ma Israele rischia di trasformare "una vittoria tattica in una sconfitta strategica" se non si adopererà maggiormente per proteggere la popolazione. Il pressing statunitense, osserva la Cnn sulla base di informazioni provenienti dall'amministrazione Biden, si sviluppa attraverso 'consigli' forniti dietro le quinte e non con messaggi pubblici. La risposta di Israele, in linea di massima, non cambia: l'obiettivo rimane Hamas, che va colpito per evitare che i miliziani siano in grado di replicare un attacco come quello attuato il 7 ottobre. Tale obiettivo, secondo una fonte a cui fa riferimento l'emittente americana, non può essere raggiunto entro la fine dell'anno: per questo, gli Stati Uniti si aspettano "una campagna più lunga".
Nelle ultime ore, il presidente Biden ha ribadito la posizione di Washington: se la tregua è saltata, la colpa è di Hamas. "Fatemi essere chiaro: è stato il rifiuto di Hamas di rilasciare le giovani donne rimaste in ostaggio che ha rotto l'accordo e messo fine alla pausa nei combattimenti", ha detto a Boston, sottolineando che "queste donne e tutti gli altri tenuti in ostaggio da Hamas devono essere rilasciati immediatamente. Non ci fermeremo fino a quando non avremo riportato a casa ognuno di loro, e sarà un lungo processo". Ricordando di avere "passato ore con i negoziatori del Qatar e gli altri per sostenere ed estendere l'accordo", Biden ha rivendicato di "aver fatto uscire più cento ostaggi", ma il rifiuto di Hamas di liberare "le donne civili, tra i 20 e i 39 anni, ha bloccato la tregua".
Biden ha definito "sconvolgenti" i racconti che continuano ad arrivare sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas sulle donne durante gli attacchi del 7 ottobre. Violenze che il presidente americano ha invitato a condannare "senza equivoci e senza eccezioni" rivolgendosi a "governi, organizzazioni internazionali, società civile e mondo imprenditoriale". "Sin dall'inizio abbiamo avuto notizie del fatto che Hamas ha usato lo stupro per terrorizzare donne e ragazze durante gli attacchi del 7 ottobre – ha detto il presidente americano parlando oggi a Boston – nelle ultime settimane, sopravvissute e testimoni degli attacchi hanno condiviso racconti orribili di una crudeltà inimmaginabile. Notizie di donne ripetutamente stuprate, di corpi mutilati mentre erano ancora vive, di cadaveri dissacrati. I terroristi di Hamas hanno inflitto così tanto dolore e sofferenza a donne e ragazze e poi le hanno uccise. E' sconvolgente". "Mettere fine alla violenza contro le donne e alle aggressioni sessuali è stata una delle missioni della mia vita – ha continuato Biden – ma il mondo non può guardare dall'altra parte davanti a quello che sta succedendo. Spetta a tutti noi, governi, organizzazioni internazionali, società civile e imprenditoriale, condannare con forza le violenze sessuali dei terroristi di Hamas. Senza equivoci, senza eccezioni". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)