La Commissione Europea ha aperto un’indagine approfondita sulla piattaforma di e-commerce cinese Temu, con l’obiettivo di verificare la conformità ai requisiti del Digital Services Act (DSA). Temu, nota per offrire prodotti a basso costo e apprezzata da una vasta base di utenti in Europa, è sotto la lente per sospette pratiche che potrebbero mettere a rischio la tutela dei consumatori.
Temu e le preoccupazioni sui prodotti illegali
Bruxelles ha deciso di indagare dopo aver richiesto a Temu informazioni dettagliate sui sistemi adottati per bloccare la vendita di articoli illeciti. I responsabili della piattaforma hanno consegnato un rapporto di valutazione dei rischi a settembre 2024, ma l’analisi preliminare ha sollevato dubbi sulla reale efficacia delle misure adottate per garantire la sicurezza dei consumatori. Gli ispettori europei intendono ora verificare se Temu riesca effettivamente a limitare la presenza di prodotti non conformi o potenzialmente pericolosi.
Trasparenza e sistemi di raccomandazione dei prodotti
Uno degli aspetti sotto esame riguarda la trasparenza dei parametri utilizzati per consigliare prodotti agli utenti. La Commissione vuole capire se Temu renda chiari i criteri alla base delle raccomandazioni e degli algoritmi utilizzati, in modo da garantire una comunicazione trasparente verso gli utenti, che possano fare scelte consapevoli e informate.
Accesso ai dati per i ricercatori e potenziali rischi psicofisici
Bruxelles sta anche valutando se Temu permetta ai ricercatori l’accesso ai dati pubblici della piattaforma, in conformità con le nuove normative europee. Inoltre, l’Ue si interroga sui meccanismi di ricompensa degli utenti, che per il loro aspetto simile a giochi potrebbero incentivare un uso prolungato della piattaforma, con possibili ripercussioni sul benessere psicofisico degli utenti.
Eventuali sanzioni e prossimi passi dell’indagine
Se l’indagine dovesse confermare le violazioni, Temu potrebbe incorrere in una multa fino al 6% del suo fatturato annuo, una sanzione rilevante pensata per incentivare un comportamento corretto e conforme alla normativa europea. Al termine dell’indagine, Bruxelles potrà scegliere di applicare misure correttive immediate o aprire la strada a nuove direttive per regolamentare l’industria dell’e-commerce.